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Un tesoro nascosto da 6 miliardi

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Evasori Dichiaravano meno di mille euro ma avevano yacht e auto di lusso

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.L'Agenzia delle Entrate ha scovato 6 miliardi di tasse evase. È riuscita a recuperarne un miliardo e seicento milioni, sottratti al Fisco nel 2010. L'80-85% di questa ricchezza arriva da Roma e provincia. Per scoprire i «furbi» gli investigatori hanno utilizzato il metodo più tradizionale: andare a guardare il tenore di vita. Ed ecco spuntare centinaia di poveracci con macchine di lusso, yacht e che fanno vacanze da sogno. Ci sono casi emblematici, come il contribuente che dichiarava 800 euro al mese e negli ultimi sei mesi aveva comprato una Maserati, tre moto di grossa cilindrata ed era andato in vacanza noleggiando una barca di lusso. Gli investigatori hanno fatto 70 mila accertamenti tra persone fisiche e società. Di questi, 21.620 hanno accettato di far riemergere i soldi nascosti. Sono stati scovati 1.860 romani che dichiaravano redditi troppo bassi se equiparati alle spese sostenute nell'arco dell'anno. Solo un terzo (576 persone) hanno deciso di vuotare il sacco e di collaborare con il Fisco. Si tratta soprattutto di artigiani, ristoratori, albergatori, negozianti, imprenditori e liberi professionisti. Poi ci sono i pesci grossi, i «grandi contribuenti»: sono 333 tra grossi imprenditori, sportivi, banchieri e società finanziarie. Di questi, 206 hanno collaborato con l'Agenzia permettendo di far rientrare 432 milioni. Sono state passate ai raggi X anche le onlus e le associazioni no-profit. La lotta agli evasori, comunque, sta dando i suoi frutti, se si pensa che i controlli rispetto al 2009 sono stati circa gli stessi mentre i soldi recuperati sono quasi il doppio (da 978 milioni a 1,6 miliardi). Oltre agli evasori, ci sono i truffatori veri e propri. Gli accertatori, assieme all'Ufficio Centrale Antifrode, hanno portato alla luce 1,4 miliardi di Irap e 1,279 di Iva non pagata. In particolare, c'erano trenta società cooperative, riunite in un unico consorzio, che hanno emesso fatture false creando fondi neri per 200 milioni. Il direttore regionale dell'Agenzia, Eduardo Ursilli, annuncia battaglia anche per il prossimo anno: «Estenderemo i controlli dei grandi contribuenti a tutti coloro che hanno ricavi superiori ai 150 milioni di euro per far sì che gli evasori arrivino ad adeguarsi spontaneamente».

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