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Domani vertice in Regione

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LaPolverini incontrerà infatti i sidnacati e, con ogni probabilità, anche i vertici della Tosinvest. Magari non sarà il vertice risolutivo, ma le parti potrebbero avvicinarsi cercando di arrivare a una soluzione che possa scongiurare il licenziamento di 3.171 lavoratori e di lasciare a spasso 2.283 ricoverati nelle 17 case di cura del gruppo. Intanto, la tensione resta alta. Ieri un gruppo di infermieri del San Raffaele a rischio licenziamento ha atteso la governatrice Polverini all'esterno della casa famiglia «I Paguri» a Boccea. L'auto della Polverini è stata «intercettata» dai lavoratori, in larga parte donne, che l'hanno avvicinata lamentando di essere «senza stipendio» e «a casa a partire dal 15 aprile». La Polverini ha rassicurato: «Stiamo cercando le soluzioni tecniche e politiche per sbloccare subito gli stipendi. Potete stare tranquilli. Non sono matta né una kamikaze a mettere per strada tremila persone o a mettere in crisi il sistema della riabiiltazione del Lazio. Lavoriamo da 15 giorni giorno e notte su questo. La vicenda della magistratura riguarda solo i giudici e non compete al mio ruolo di commissario. Ma è una questione di cui mi sto occupando personalmente». Duro il commento dei consiglieri regionali Pd Montino, Astorre, Ponzo e D'Annibale, in visita al San Raffaele Velletri: «La Polverini non governa e questo è il risultato. Un conto sono i rapporti e i comportamenti della proprietà, altro è il destino di malati e lavoratori».

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