Caccia al tesoro della contessa
La confessione c'è ma non basta. Anche se il filippino ha ammesso di aver ucciso la contessa Alberica Filo della Torre, la procura ha intenzione di mettere a fuoco ancora molti aspetti della vicenda. E uno degli elementi che i pm vogliono chiarire è chi abbia preso dalla villa dell'Olgiata i gioielli della nobildonna e dove siano finiti. In vent'anni di inchiesta dell'anello del valore di 80 milioni di lire, della collana e di un paio di orecchini non c'è mai stata alcuna traccia. Li ha presi il filippino Winston Manuel Reyes quando ha ucciso la donna la mattina del 10 luglio del 1991? E dove li ha nascosti in tutti questi anni? Li ha presi qualcuno che era in camera da letto della contessa insieme a lui al momento dell'omicidio? La procura nei prossimi giorni ascolterà di nuovo l'ex domestico della famiglia Mattei proprio per capire, tra l'altro, se effettivamente il movente che lo ha portato a colpire a morte Alberica sia stato veramente il rifiuto della padrona di casa di farlo lavorare di nuovo. Oppure se, invece, l'indagato è stato sopreso dalla donna mentre rubava dalla villa i suoi preziosi, decidendo di colpirla e fuggire dalla finestra. Ma è possibile che nessuno presente quella mattina in casa non abbia visto Winston nè entrare nè uscire dalla casa? Per dare una risposta a questa domanda gli inquirenti ascolteranno anche le persone presenti nella villa il 10 luglio. Sull'accusa di aver rapinato la donna, reato che non gli è stato ancora contestato, Winston, assistito dagli avvocati Matteo La Marra e Flaminia Caldani, si è limitato a dire di «non averli rubati» ma per gli inquirenti questo è uno dei punti che andrà ulteriormente affrontato nel corso del nuovo interrogatorio con il filippino. Dal canto suo la difesa del filippino respinge l'ipotesi di un omicidio a scopo di rapina sottolineando che anche nel caso in cui fosse stato Winston a rubarli sarebbe stato facile intercettarli nel giro dei ricettatori e quindi risalire all'autore dell'omicidio. Intanto il pm Maria Francesca Loy ha delegato i carabinieri di via In Selci a rintracciare le persone che erano presenti nell'abitazione di Mattei la mattina del delitto per poterli ascoltare. Tra le persone che verranno convocate potrebbe esserci anche Rowena, la moglie dell'indagato. Proprio a lei il filippino avrebbe detto di aver ucciso la contessa, ma il coniuge non gli credette. Gli inquirenti hanno comunque dato ieri l'autorizzazione all'incontro tra l'ex domestico e la moglie che potrebbe avvenire già oggi. L'indagato, nel corso di un incontro con i difensori, aveva infine espresso il desiderio di poter incontrare la moglie e, per la prima volta dal suo fermo, aveva chiesto notizie dei tre figli. E sempre ieri i carabinieri hanno perquisito la casa dove lavorava il filippino, in via di San Damaso, vicino a via Gregorio VII.