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E Termini intanto è terra di nessuno

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Un fotogramma che mostra la piazzola taxi di notte

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Spesso accade tra le due e le sei del mattino, quando la Stazione Termini diventa terra di nessuno. In barba al Patto per Roma Sicura, alle task force più volte annunciate, alle telecamere che ormai sono note a tutti e dunque basta spostarsi di pochi centimetri per non avere più regole. L'ultima piccola rissa c'è stata venerdì scorso, verso le quattro del mattino, quando i «furbetti» delle auto bianche si sono appostati a via Giolitti. Si tratta di tassisti regolari ma che «attaccano» il turno di mattina qualche ora prima, soffiando così clienti ai notturni. Si comportano insomma come gli abusivi in piena regola. Del resto proprio intorno alla Stazione Termini non è difficile trovarli, a via Giolitti, così come a via Marsala dove si piazzano prima della cosiddetta «vasca». Scritte scolorite, numeri di licenza praticamente invisibili, per non parlare poi di quei soggetti che si piazzano sul cofano di una semplice macchina e offrono il trasporto al «pollo» di turno. Ma tutto questo avviene ben prima delle quattro del mattino. Torniamo ai fatti dell'altra notte. manca poco all'alba, al cambio turno ma c'è chi per arrotondare lo stipendio anticipa l'ora per recuperare qualche corsa, magari a tassametro spento. Per questo quando il tassista "notturno" ha visto uno dei colleghi del mattino contrattare il prezzo di una corsa con un cliente non ce l'ha fatta più. Lo scontro è stato prima verbale, poi sempre più acceso e soltanto la chiamata ai Carabinieri ha evitato che il peggio. È servito però soltanto a questo. I militari dell'Arma hanno infatti identificato i soggetti e sedato gli animi ma non potevano certamente elevare una multa per un reato amministrativo o allontanare i tassisti regolari sì, ma che si trasformano in «abusivi» a seconda delle ore della giornata. Il problema, pur essendo noto, resta insoluto. Sulla Stazione Termini infatti, nonostante le buone intenzioni del Patto per Roma Sicura che include l'area nel pattugliamento interforze, si continua a procedere per blitz. La media è di un paio l'anno, in genere poco prima di Natale e in estate. E si tratta, guarda caso, sempre di blitz molto esplicativi. Ogni volta si registrano centinaia di persone identificate, decine di fermati e, per quanto riguarda l'abusivismo taxi, multe per migliaia di euro. Uno degli ultimi controlli mirati condotti dalla Polfer, parlano di 11 denunce a tassisti abusivi, 6 vetture sequestrate perché «adibite irregolarmente a taxi» e di 19 regolari che avevano violato le norme di condotta, e un totale di 10.800 euro di multe. Il tutto in poche ore a cavallo della notte tra un venerdì e un sabato. I trucchetti svelati sono sempre quelli: autorizzazioni falsificate, rimozione dei sigilli apposti su macchine già sequestrate; esercizio fuori orario e fuori di zona di competenza per i tassisti regolari con conseguente disattivazione del tassametro e il procacciamento dei clienti. Il tutto è noto da anni eppure, al di là di qualche blitz, non si riesce ad andare. E il problema non si limita alla Stazione. Situazioni simili si ripropongono di continuo anche nei luoghi della super controllata movida capitolina.

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