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Vie analcoliche. Insorgono i locali

Campo Dei Fiori

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Da stasera niente alcol in strada. La movida sarà piantonata dai vigili urbani nelle vie della vita notturna. In prima linea gli uomini del comandante del I Gruppo "armati" anche di carrattrezzi. Ma soprattutto saranno pronti a multare (50 euro) chi sarà trovato a bere fuori dai locali, dalle 23 alle 6. Ma sarà multato anche chi vende bevande alcoliche da asporto o le somministra fuori dai locali e dalle relative superfici di pertinenza. L'ordinanza dopo il pestaggio di un turista inglese che aveva fatto il bagno nudo sotto gli spruzzi di un nasone divelto dai vandali, sabato notte a Campo de' Fiori. Un episodio per cui «nessun vigile è stato punito» ha detto il comandante della polizia municipale Angelo Giuliani, «e sono stati avviati accertamenti d'ufficio finalizzati a chiarire cosa sia accaduto esattamente sabato notte». Alla vigilia dell'ordinanza le associazioni di categoria sono insorte. Pure i gestori di pub e locali. «Diciamo no a un'ordinanza antialcol dopo le 23. Non paghiamo le carenze dell'ordine pubblico» ha detto il presidente della Confesercenti Valter Giammaria. «Ci rendiamo conto della gravità della situazione - prosegue - ma non possiamo non sottolineare quali siano le responsabilità reali. Come da tempo denunciamo in quella zona mancano controlli e presìdi». Auspica un dietro-front il presidente della Fipe Confcommercio di Roma Nazareno Sacchi. «Siamo contrari a un'ennesima ordinanza antialcol - ha detto Sacchi - Lo ribadiamo: è un provvedimento di estrema ratio inutile e dannoso. Ci aspettiamo un ripensamento da parte di tutti». Gli esercenti non ci stanno. «Non è possibile che per un gruppo di cretini, vadano di mezzo migliaia di operatori del settore» ha detto Mario Cimino, gestore del Cuccagna Pub. «Ci danneggerà - sostengono diversi ristoratori e esercenti - Quello che è successo a Campo de' Fiori si poteva evitare con i controlli, non possiamo subirne sempre noi le conseguenze». «Se l'ordinanza sarà limitata al vetro è gestibile - prosegue Cimino - se invece si estenderà all'alcol sarà un danno economico non indifferente. A Campo de' Fiori, a Ponte Milvio, a Piazza Navona, ci sono tanti piccoli locali: il fatto che la gente compri da bere e si metta a passeggiare è un'abitudine diffusa. Ho la prospettiva di una stagione di lavoro disastrosa e forse sarò costretto anche a non far lavorare un paio di persone». «È un danno per noi commercianti - gli fa eco il responsabile de La curia di Bacco, noto locale in via del Biscione - un'ordinanza del genere fa diminuire gli incassi ed equivale a un taglio dello stipendio». Per Fabio Spada del ristorante Glass «se c'è un gruppo di matti che non siamo in grado in controllare non può risentirne un'intera citta con i suoi turisti e i suoi esercizi».

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