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Il Gaia incrocia le braccia Municipi sommersi dai rifiuti

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Ma,mentre nei tre Comuni del frusinate i lavoratori sono stati precettati e hanno ripreso il servizio, nei 17 della provincia di Roma il fronte delle astensioni spontanee, che da venerdì ha bloccato la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ha confermato l'agitazione, anche se in forma meno compatta. E, infatti, alcuni compattatori sono tornati in servizio in pochi Comuni (Frascati, Subiaco, Olevano Romano), mentre a Colleferro, invece, l'amministrazione si è dovuta rivolgere a «una ditta privata per far rimuovere i rifiuti che debordavano dai cassonetti ormai da tre giorni - dice il sindaco Mario Cacciotti - Addebiteremo il conto al Gaia, che non può continuare così: i lavoratori hanno il diritto di essere pagati e i Comuni il dovere di pagare, come facciamo noi, che siamo in credito col Consorzio». Però sedici dei venti Comuni serviti per la raccolta, più 14 (su 15) che invece solo conferiscono nella discarica (e altri quindici già fuoriusciti dal Consorzio) sono in debito col Gaia per 50 milioni di euro. «I più indebitati sono i Comuni che conferiscono in discarica - spiega Antonio Parodi, segretario della Fit Cisl - la Prefettura li convochi per i pagamenti, come accade quando le discariche private minacciano di bloccare lo smaltimento. Senza questi problemi di liquidità il Gaia sarebbe in attivo: lo scorso anno ha chiuso con un utile di quattro milioni. Ma ora ha 81 lavoratori in cassa integrazione scaduta il 31 marzo». Anche oggi la raccolta sarà ferma perché il Consorzio non svolge il servizio domenicale, e da domani partiranno le assemblee su tutti i cantieri nelle prime due ore di ogni turno. Riunioni bissate martedì a Frascati, mercoledì a Colleferro, giovedì con gli amministrativi e l'8 e 9 nella discarica. Lunedì 11 invece sit-in a Colleferro poi sciopero generale il 12 e 13 con presidio sotto la sede della Regione.

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