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Tra i clienti i prestanome della 'ndrangheta

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Loha accertato il pm Luca Tescaroli, titolare degli accertamenti, che ora sta cercando di ricostruire la presunta tela di rapporti tra l'indagato e gli esponenti legati all'organizzazione criminale. Gli accertamenti sono nella fase iniziale, ma gli inquirenti vogliono verificare le finalità degli investimenti affidati a Lande e se questi avessero come sfondo il riciclaggio di danaro. Al vaglio del pm Tescaroli, inoltre, c'è una nuova lista di 500 clienti della società accusata di raccogliere abusivamente, ossia in assenza dei requisiti della legge, i risparmi degli investitori, la maggior parte dei quali residente nel quartiere Parioli. Questa seconda lista si aggiunge alla prima, contenente 700 nomi, già nelle mani delle fiamme gialle. Mentre aumenta il numero delle denunce presentate dopo gli arresti di Lande, di Roberto Torregiani, Giampiero Castellacci di Villanova, Andrea e Raffaella Raspi, gli inquirenti stanno ora esaminando caso per caso ogni investimento, specie quelli di coloro che hanno aderito allo scudo fiscale, «indebitamente» offerto a centinaia di clienti, per verificare se anche dietro a questo tipo di iniziativa sussistano fattispecie penalmente rilevanti,. Tra le vittime delle truffe figurano Sabina Guzzanti, David Riondino, Massimo Ranieri, i fratelli Vanzina, l'ex calciatore della Roma Stefano Desideri, lo chef Heinz Beck la principessa Claudia Ruspoli, esponenti politici, avvocati, notai e professionisti. Molti di loro hanno sporto querela, altri no, altri ancora si accingono a farlo. Il gruppo avrebbe conquistato la fiducia dei clienti con operazioni che effettivamente avevano portato un guadagno ai risparmiatori. Ora sono accusati di associazione per delinquere di carattere transnazionale.

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