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Ventotene. Veleni sul blog

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Da sinistra Sara e Francesca morte tragicamente durante una gita scolastica a Ventotene

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Il miglior giudice è chi legge. Per questo pubblichiamo il testo della lettera raccomandata, ma anonima, inviata a Bruno Panuccio, il padre di una delle due ragazzine (Sara Panuccio, l'altra è Francesca Colonnello) rimaste uccise da un masso staccatosi dal costone di tufo piombato su Cala Rossano mentre erano in gita scolastica a Ventotene, il 20 aprile dell'anno scorso. La lettera ha indignato la famiglia di Sara, che non crede alla bontà dei sentimenti di vicinanza espressi dalle autrici anonime della missiva. Piuttosto «è come se queste sedicenti mamme che ci scrivono ci avessero chiesto il silenzio in occasione del primo anniversario della morte delle nostre figlie» spiega Panuccio, che ha reso pubblica la lettera pubblicandola sul suo blog. La frase incriminata, che si può leggere nel testo, è la seguente: «Non fate strumentalizzare il vostro dolore da gente che senza scrupoli pensa solo ad aizzarvi contro chiunque senza remore, pur di fare spettacolo». Anche i genitori di Athena Raco, la compagna di classe di Sara e Francesca, rimasta gravemente ferita a Ventotene, sono indignati. E ieri Mimmo e Alessandra Raco hanno parlato sul blog. E su facebook è intervenuta anche l'ex consigliere di Ventotene Regina Guerini: il suo nome figura come mittente sulla busta della lettera.  «Non l'ho scritta» ma «ero presente quando è stata ideata» si legge sul sito Ventotene News. «Mi spiace - si legge - che quella che aveva l'intenzione di essere una lettera privata di avvicinamento alle vostre famiglie ed al vostro dolore sia stata da voi percepita nei modi che avete spiegato, me ne rammarico e mi rincresce che vi siate sentiti offesi da questa». (Regina Guerini rispende a Luigi Serenella, il papà del ragazzo ferito, su profilo di Bruno Panuccio su facebook).

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