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A passeggio nei luoghi di Caravaggio

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Presentatodalla soprintendente al Polo Museale Rossella Vodret e dall'assessore alla Cultura Dino Gasperini, quello dedicato a Michelangelo Merisi è il primo degli itinerari messi a punto nel cuore della città eterna per raccontare anche al largo pubblico la vita e l'opera dei grandi dell'arte (i prossimi forse Raffaello e Michelangelo). La scelta è caduta su Caravaggio, ha detto la Vodret, perché a lui sono dedicate due mostre, quella allestita a Sant'Ivo alla Sapienza, che presenta per la prima volta la documentazione, appena restaurata, custodita all'Archivio di Stato e l'esposizione di Palazzo Venezia, in cui si indaga, tra restauri e finzione, sulla sua ineguagliata tecnica pittorica. Senza contare, ha aggiunto la Soprintendente, che Michelangelo Merisi continua a esercitare un fascino magnetico, praticamente inesauribile, sugli appassionati. La sua vita scellerata lo avvicina come pochissimi altri alla sensibilità moderna, mentre nei suoi capolavori «mette in atto un meccanismo capace di portare chi guarda fin dentro l'opera. Studia come attirare il pubblico, inventa sempre un elemento, una spada, un braccio, che fa da ponte tra lo spazio dipinto e quello reale».

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