La guerra ai rom è appena cominciata
Erica Dellapasqua Il risiko dei nomadi infiamma le piazze. L'avevano annunciato: avrebbero assediato la Prefettura se, ancora una volta, nessuno li avesse ascoltati. Così è stato: ieri mattina i cittadini di Castelnuovo di Porto e comprensorio, «armati» di striscioni, megafoni e, soprattutto, di argomentazioni difficilmente contestabili, hanno allestito il loro presidio di protesta proprio sotto gli occhi del Commissario straordinario per l'emergenza rom, in via IV Novembre, riconfermando la volontà di non piegarsi, non più, a quelli che chiamano «diktat di Roma». La loro posizione è chiara: il centro Cara di Castelnuovo, Comune di appena 8mila anime, non potrebbe sopportare, economicamente e socialmente, il peso degli 800 nomadi sgomberati dai micro-campi abusivi della Capitale. Non di meno, si contesta il modus operandi con cui si è giunti a questa decisione, «nessuno ci ha informati di nulla, siamo il tappetino di Roma: abbiamo già fatto la nostra parte accogliendo i rifugiati, ora basta, i nomadi se li tengano loro», rincara la dose Andrea, pronto - come tutti del resto, amministratori compresi - alle barricate. Diverse decine di persone, «ma questa è solo una delegazione, a Castelnuovo sono tutti con noi», partite col pullman e sbarcate a Roma per riprendersi, parole loro, «la dignità della nostra comunità, non siamo la fogna di nessuno». Cori tutt'altro che concilianti in piazza, «diritto alla casa, diritto al lavoro, non ce li abbiamo noi, non ce li avranno loro», trattative naufragate in Prefettura: il prefetto Giuseppe Pecoraro, nel corso dell'incontro coi sindaci del comprensorio Roma F4 - che conta tra gli altri i Comuni di Castelnuovo, Ponzano Romano, Filacciano, Nazzano, Torrita Tiberina, Rignano Flaminio, Capena, Riano, Morlupo, Formello e Magliano Romano - ha infatti ribadito la volontà di procedere con la «soluzione Cara». «Purtroppo - ha riassunto al termine del summit il sindaco di Castelnuovo, Fabio Stefoni - ci è stato confermato l'arrivo, nei prossimi giorni, di circa 200 nomadi. A questi, vista l'emergenza Lampedusa, si potrebbero aggiungere anche altri rifugiati richiedenti asilo, ma i dettagli si sapranno solo giovedì prossimo, quando il Prefetto incontrerà il Ministro Maroni». 200 nomadi, quelli che il Prefetto intende quindi dirottare su Castelnuovo: considerato che, sulla base dell'ultimo censimento, sarebbero almeno 800 quelli in cerca di una sistemazione, non si esclude che il «piano rom» possa coinvolgere, a questo punto, altre località. Dunque le incognite restano. Sola certezza, insieme alle varie interrogazioni parlamentari su cui gli amministratori intendono richiamare l'attenzione ed un esposto alla Procura di Tivoli presentato dal comitato cittadino «Cittadinanza come dignità», la volontà di continuare a manifestare: «Visto l'esito dell'incontro saremo costretti a bloccare la Tiberina», allarga le braccia Elio. Incoraggiato da Eros: «Siamo tutti ragazzi, ci stanno togliendo il futuro, non ci fermiamo qui». Insomma, la battaglia continua.