Radioattivà sotto controllo
Acqua, aria, suolo e latte. La caccia alle radiazioni di Fukushima è iniziata. Ma se la temuta nube radioattiva "avvistata" ieri per la prima volta a Vienna, sia arrivata (o stia arrivando) anche da noi ce lo diranno. La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Renata Polverini, ha approvato il programma di «Monitoraggio della radioattività ambientale e la relativa cartografia». I risultati saranno pubblicati sul web. Servirà a tranquillizzarci. E a evitare inutili allarmismi o scene di panico come quelle verificatesi ieri mattina in una scuola dell'Infernetto, dove i bambini sono rincasati tappandosi bocca e naso dopoché era stata vietata la ricreazione in cortile. Il monitoraggio, proposto dall'assessore all'Ambiente Marco Mattei, è stato approvato ieri. Guarda caso, in coincidenza con le notizie per niente rassicuranti arrivate dal Giappone di emissioni di cesio e ionio radiottivi simili a quelli osservati dopo l'incidente di Cernobyl nel 1986. Il testo è stato elaborato dalla Direzione Regionale Ambiente in collaborazione con l'Arpa Lazio. Il piano prevede la realizzazione di un monitoraggio dell'ambiente in ogni sua componente: aria, acqua potabile, suolo e latte. Per ciascuna componente è stata fissata una specifica frequenza di campionamento, per garantire uno screening continuo dei livelli di contaminazione radioattiva. «A partire dal nostro insediamento - spiega Mattei - la verifica dei livelli di emissione radioattiva nell'ambiente, come di ogni altro monitoraggio, è una priorità. Con questa delibera - prosegue l'assessore - rendiamo stabile un controllo che fino ad oggi ci ha consentito di conoscere lo stato di salute del territorio. È evidente che le tragiche vicende del Giappone ci hanno spinto ad intensificare un lavoro che era partito da tempo». I fondi, 400 mila euro. Saranno controllate tre macro-aree: nord, provincia di Rieti e Viterbo; centro, provincia di Roma; sud; Latina e Frosinone. Per la diffusione dei dati l'Arpa utilizzerà una sezione apposita sul suo sito web. Si è stabilito anche che al termine dei lavori di attuazione della Rete regionale di sorveglianza della radioattività ambientale, prevista entro il 2012, salvo eventuale deroga, il monitoraggio rientrerà negli interventi ordinari dell'Arpa Lazio.