Case, soldi e donazioni Assalto alla Polverini
Case, redditi, compravendite e una serie di interrogativi. È ancora bufera alla Regione dopo che L'Espresso ha rivelato che la governatrice Renata Polverini ha vissuto per una quindicina d'anni in una casa popolare assegnata dall'Ater ai primi del '900 alla famiglia del marito. Lui, Massimo Cavicchioli, informatico di un gruppo bancario, da giovane iscritto alla Cgil, non avrebbe avuto diritto a restare in quell'alloggio ma, nonostante le richieste dell'ente di liberarlo, si sarebbe sempre rifiutato. La casa, 60 metri quadrati al quarto piano senza ascensore, si trova nel quartiere San Saba. Il marito della Polverini avrebbe pagato un affitto mensile di 380 euro, comprensivo di penale prevista per gli occupanti con un reddito superiore al limite di 40 mila euro annui. Alcuni giornali hanno anche avanzato che l'avesse subaffittata. Oggi L'Espresso torna sulla vicenda e pone alla governatrice (che chiama «abusiva») dieci domande, che non riguardano soltanto l'appartamento a San Saba. Infatti, scrive il settimanale, la Polverini negli anni in cui risiedeva nella casa Ater comprava altri immobili, all'Aventino, a Monteverde, all'Eur-Torrino. Sarebbe sospetto soprattutto quest'ultimo acquisto: la casa al Torrino l'avrebbe avuta dall'Inpdap a 148 mila euro (poi rivenduta a un collega sindacalista a 234 mila euro). Eppure la Polverini, già proprietaria di un appartamento a Monteverde, non avrebbe potuto acquistare l'abitazione Inpdap. Per questo sette giorni prima del rogito avrebbe donato la prima casa alla madre. Ora il settimanale rivolge alla governatrice dieci domande «perché possa davvero chiarire la vicenda» e «spiegare come ha fatto "un'indigente" a comprarsi cinque appartamenti e una mezza dozzina di box di pregio in quattro anni». Attacca il capogruppo regionale del Pd, Esterino Montino: «Non faccia la "furbetta" e tiri giù la maschera. Venga nelle sedi istituzionali e risponda nel merito alle 10 domande dell'Espresso». Montino accusa anche il leader de La Destra Storace e l'assessore alla Casa Buontempo, che ha creato una commissione d'indagine sull'Ater, di «aver perso la voce». «Renata Polverini ha dimostrato di essere un'ottima investitrice. È riuscita a trovare a Roma affari difficili da scovare», spiega il capogruppo dell'Idv, Vincenzo Maruccio, che ieri ha presentato un'interrogazione con le dieci domande del settimanale. Replica l'assessore alla Casa, Teodoro Buontempo: «Montino, nel vuoto politico che caratterizza il suo ruolo in Consiglio regionale, cerca in tutti i modi, anche a costo di perdere la faccia, di avere un pizzico di visibilità facendo "l'utile idiota" di ogni possibile provocazione». E aggiunge: «Per quanto mi riguarda ho fatto istituire una commissione d'indagine che mi auguro possa ricostruire anche tutto quanto Montino non dice». Anche il vicecoordinatore del Pdl Lazio, Alfredo Pallone, difende la governatrice: «Contro la presidente Polverini siamo allo sciacallaggio politico. È ormai chiaro a tutti che alla sinistra dà fastidio l'efficacia dell'azione amministrativa posta in essere dalla Giunta regionale».