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Fabiana Pellegrino «Poco movimento ben programmato ed eseguito con precisione in una sequenza bilanciata ha lo stesso valore di ore di contorsioni forzate e fatte in modo approssimativo».

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Pilates,tedesco trapiantato a New York che nel 1920 fondò una tecnica di ginnastica profonda che da novant'anni porta il suo nome. Da quel momento il pilates sarebbe stato amato da ballerini e ginnasti, fino ai seguaci di questo secolo: Uma Thurman, Liz Hurley, Courteney Cox Arquette, Jennifer Aniston, Sarah Jessica Parker, Jodie Foster, Sharon Stone e, naturalmente, l'immancabile Madonna (vera «etichetta di qualità» del fitness più in voga). Il Pilates è fatto soprattutto di concentrazione e movimenti lenti e piace a chi è stanco del solito fitness e, oltre alle gambe, vuole allenare anche la mente. «Aletheia Studio Pilates» è un vero centro d'eccellenza della Capitale con due sedi, entrambe centralissime. «Ho rilevato lo studio storico di via Mantova - racconta il titolare, nonché maestro di Pilates, Emanuele Giromotti - nel 2007, mentre soltanto a ottobre dello scorso anno ho deciso di aprire anche la nuova sede vicino a Piazza del Popolo. Quello che voglio è lavorare bene e far conoscere il vero metodo Pilates, perché qui in Italia c'è moltissima improvvisazione, forse troppa». Una disciplina che aumenta la forza muscolare senza «gonfiare» eccessivamente la massa muscolare, modellando il corpo e rendendolo più longilineo e tonico. Si enfatizza molto l'attivazione delle «Power House», la muscolatura centrale del corpo che aiuta a stabilizzarlo nei movimenti e nella staticità, portando a un ventre piatto. La disciplina è adatta a tutti in quanto modulabile secondo le diverse esigenze, che comincia a essere amata anche dagli uomini, oltre che dagli atleti e dagli sportivi per aumentare la flessibilità articolare. «L'importante - continua Emanuele Giromotti - è concentrarsi su piccoli gruppi o su un singolo cliente. Invece questa disciplina viene insegnata nelle palestre durante lezioni che ospitano anche venti o trenta persone e questa non è la maniera giusta di farlo». Un metodo adatto a tutti, nonostante rimanga ancora un po' di nicchia. I clienti dell'Aletheia Studio Pilates vanno dai trentenni alla popolazione più adulta, sia uomini che donne. Tutte persone più interessate a stare bene che al fitness inteso in senso generico. «C'è chi - racconta Emanuele - ha fatto sport e chi viene inizialmente per curiosità e poi si innamora del Pilates. Ma una caratteristica comune tra i miei clienti: a nessuno di loro piacciono le palestre sovraffollate e preferiscono la calma del mio studio». Quello che si apprezza di questa disciplina, infatti, è proprio la connessione tra mente e corpo che aiuta a riappropriarsi della percezione del proprio corpo. Indispensabile maniera di sopravvivere a questo secolo.

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