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Renga dal vivo

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diGABRIELE ANTONUCCI A volte capita di ascoltare con fastidio canzoni i cui testi, zuccherosi e retorici, sono in aperta contraddizione con la condotta di vita dell'interprete, non propriamente irreprensibile. Qualche giorno fa Francesco Renga, una delle più belle voci italiane del pop-rock, ha dimostrato di non appartenere a questa categoria ma, anzi, di credere profondamente nei sentimenti espressi nelle sue canzoni. In pieno clima da gossip per le ormai famose foto pubblicate da «Chi», che ritraevano la sua compagna Ambra in atteggiamenti affettuosi con il collega Pier Giorgio Bellocchio, tutti si aspettavano una presa di posizione da parte di Renga. Il cantautore, che dall'attrice ha avuto i figli Jolanda e Leonardo, durante il suo concerto al Teatro Grande di Brescia ha mostrato di che pasta è fatto, dedicandole la romantica «Stai con me». Una lezione di stile e di misura in un mondo, quello dello show-business, dove spesso gli affari sporchi si lavano in conferenza stampa. Stasera il cantautore ripercorrerà venticinque anni di carriera nel concerto all'Auditorium - Parco della Musica, dove presenterà anche i nuovi brani dell'album «Un giorno bellissimo». «Il tour rispecchierà la filosofia che è alla base di "Un giorno bellissimo"- sottolinea Renga - così come il disco è la sintesi delle mie esperienze artistiche, che vanno dal rock degli esordi con i Timoria fino all'esperienza sinfonica di "Orchestraevoce". Lo spettacolo si svilupperà attraverso gli stessi elementi: il dna ruvido della mia band coniugato al suono più classico dell'orchestra, per ripercorrere questi miei primi venticinque anni di musica». Sul palco, ad accompagnare Renga, troveremo l'Ensemble Symphony Orchestra, diretta dal Maestro Giacomo Loprieno e la band di sempre, composta da Giorgio Secco e Stefano Brandoni alle chitarre, Vincenzo Messina e Fulvio Arnoldi alle tastiere, Luca Visigalli al basso e Diego Corradin alla batteria. Durante il concerto, band e orchestra suoneranno insieme, unendo così le due anime di Renga, quella rock e quella più pop. In una cornice spoglia e volutamente minimalista, lo spettacolo si svilupperà per quasi due ore in un crescendo emozionante di strumenti che andranno, canzone dopo canzone, a sommarsi l'uno con l'altro. Uno spettacolo di suoni, musica e luci, che vedrà il cantante riproporre alcuni dei più famosi brani dei Timoria, per la prima volta dopo la loro separazione. I Timoria hanno rappresentato, negli anni Novanta la punta dell'iceberg del rock alternativo italiano, grazie alla voce di Renga e ai testi e al carisma di Omar Pedrini. Il gruppo ha vinto nel 1991 il Premio della Critica a Sanremo con «L'uomo che ride» e l'anno dopo è stato scelto da Ligabue per accompagnarlo nei suoi concerti in giro per l'Italia. Renga ha lasciato il gruppo nel 1998 per intraprendere la carriera solista, che è legata a filo doppio al Festival di Sanremo, dove ha vinto di nuovo il Premio della Critica nel 2000 con «Raccontami», mentre nel 2005 è arrivato primo con l'emozionante «Angelo», scritto per la nascita della figlia Jolanda. L'album «Orchestraevoce», in cui il cantante reinterpreta con l'orchestra le più belle canzoni italiane, si è aggiudicato nel 2009 il disco di platino.

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