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Un commissario anche per Cotral

Un pullman Cotral

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Nonostante le polemiche degli ultimi giorni sulla casa assegnata da mezzo secolo alla famiglia del marito della governatrice Polverini, all'Ater Roma qualcosa «si è mosso». Il commissariamento prima e la commissione d'indagine promossa dall'assessore regionale Buontempo faranno chiarezza e, speriamo, porteranno nuove regole sulla gestione e sull'assegnazione delle ambite case di edilizia popolare. Tutto sommato la sfida, seppure difficile, non è impossibile. Altra musica per quanto riguarda le aziende cosiddette di «fascia A» quelle, per intenderci, dove si fanno appalti, ci sono migliaia di dipendenti e che dovrebbero portare servizi e profitti. È il caso dell'Astral e dell'azienda di trasporto pubblico regionale Cotral. Partiamo da quest'ultima. Mentre si attende da una parte la fusione di Cotral Patrimonio con la società madre (annunciata nell'agosto scorso) e dall'altra la chiusura dell'accordo politico sul rinnovo dei vertici aziendali all'interno della coalizione di centrodestra, al governo della Regione da quasi un anno, prende sempre più corpo l'ipotesi del commissariamento. L'assessore al Bilancio, Cetica ha dato il suo "niet" alla ricapitalizzazione dell'azienda che non solo segna un disavanzo di 400 milioni di euro ma si ritrova sul salatissimo conto da pagare 7 milioni di euro di interessi passivi verso le banche creditrici. Il Cda, guidato da De Vincenzi (vicino all'ex assessore regionale del Pd, Astorre) scade tra un anno. Troppo. Per questo la via del commissariamento potrebbe intanto azzerare i vertici di centrosinistra e aprire la trattativa all'interno del centrodestra per l'ambita presidenza, che potrebbe andare all'Udc. Una soluzione che ha funzionato per la direzione delle Asl, per l'Ipab Sant'Alessio e per l'Ater Roma. Difficile attuarla nel caso di Astral, azienda appaltante nella manutenzione stradale del Lazio. Quella, per intenderci dove i soldi girano sul serio. Anche qui però l'imbarazzo di tenere i vertici di centrosinistra e le continue intemperanze del presidente Giorgi (dopo il libro sul dialetto di Sezze, sono state rinnovate alcune consulenze e conferiti nuovi incarichi - un fotografo per seguire gli eventi aziendali - come scritto da Il Tempo venerdì), il cambio di guardia anche per l'Astral sembra non essere più procastinabile.

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