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Il carabiniere ai magistrati: "La donna era consenziente"

La caserma dei carabinieri del Quadraro, Roma

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Non ha negato di aver bevuto alcolici e di aver avuto un rapporto sessuale con la detenuta. Anzi. Ha anche spiegato che la donna era consenziente e che era perfettamente in grado di capire cosa stava facendo. È questo il contenuto dell'interrogatorio di Alessio L., il carabiniere accusato di aver abusato di una 32enne nella caserma del Quadraro mentre era in compagnia di altri tre colleghi e di un vigile urbano. «Lei ci stava, abbiamo bevuto un po', ma era assolutamente in grado di comprendere quello che stava succedendo - ha detto il militare, difeso dall'avvocato Carlo Taormina, al procuratore aggiunto Maria Monteleone e al pm Eleonora Fini - lei non era affatto ubriaca, era disponibile e lucida». Insomma, il militare respinge con fermezza l'accusa di aver violentato la donna la notte tra 23 e il 24 febbraio, sostenendo che la 32enne non è stata costretta in alcun modo ad avere il rapporto sessuale e che quindi non ha subito neanche minacce. Quello di Alessio L. è stato l'unico interrogatorio che si è svolto ieri mattina. Alcuni difensori degli indagati hanno chiesto e ottenuto che fosse rinviato poiché hanno aderito all'astensione proclamata dagli avvocati contrari alla conciliazione in sede civile. Si è invece avvalso della facoltà di non rispondere Leonardo P., il carabiniere che quella notte era piantone, quindi, per il codice, responsabile di ciò che avviene all'interno della caserma. Il militare, assistito dagli avvocati Salvatore Eugenio Daidone e da Fabrizio Consiglio, per la procura non ha impedito che gli altri tre carabinieri inducessero la donna ad assumere sostanze alcoliche e a subire gli atti sessuali. L'attività d'indagine, comunque non si ferma. Tanto che gli inquirenti nei prossimi giorni, oltre ad ascoltare gli altri indagati, chiederanno di fissare un incidente probatorio per comparare le tracce biologiche trovate sugli abiti della donna con il dna dei carabinieri. Intanto, i militari sono stati sospesi dal Comando generale dell'Arma in attesa che la magistratura chiarisca la loro posizione. Nel fascicolo processuale, infine, è indagato anche il fidanzato della ragazza.

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