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Restaurata la stele per Mangiarotti

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LaCapitale ha reso omaggio ad entrambi, scoprendo nel giardino adiacente al Campidoglio, due stele recentemente restaurate, che ricordano le imprese olimpiche delle squadre di spada e fioretto ai Giochi di Berlino. Tra i nomi legendari della scherma azzurra - Gaudini, Guaragna, Brusati, Pezzana - incorniciato da una fioriera tricolore, anche quello di Mangiarotti, vincitore di sei ori olimpici (tra cui un oro a squadre proprio ai Giochi di Berlino 1936) e 13 mondiali. «L'accoglienza e l'onore che Roma riserva alla scherma italiana - ha detto Mangiarotti davanti alla stele con impresso il suo nome - sono più che meritati. La scherma è lo sport che ha portato all'Italia il maggior numero di medaglie olimpiche e titoli mondiali». Su una pedana allestita sulla piazza del Campidoglio - a sancire il legame speciale di Roma con la scherma e la prosecuzione nel futuro della gloria sportiva del passato – si sono poi esibiti 28 bambini di tutti i principali club della Capitale. A fare loro da madrina, la campionessa mondiale di fioretto, Elisa Di Francisca. Dan. Pic.

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