Roberto Garofalo genio delle «infezioni spaziali»
Sitratta di Roberto Garofalo scienziato romano trapiantato negli Stati Uniti dove svolge la sua attività presso la Facoltà di Medicina dell'Università del Texas. Scoprire perché il volo spaziale rende gli esseri umani più vulnerabili alle infezioni da virus e batteri potrà aiutare a proteggere le persone con sistema immunitario più vulnerabile. È ciò che intende fare il professore Garofalo con il suo esperimento che, in collaborazione tra i team della facoltà di medicina a Galveston dell'Università del Texas e della NASA, ha preso il via con la partenza dello Shuttle Discovery. A bordo con i sei astronauti sono partiti anche sedici roditori, costantemente controllati, racchiusi in moduli speciali in modo da fornire loro cibo ed acqua. «Dall'inizio delle missioni Apollo, abbiamo avuto la prova che gli astronauti hanno una maggiore suscettibilità alle infezioni durante il volo e nell'immediata fase post-volo. Sembrano più deboli ai virus del raffreddore e dell'influenza, alle infezioni del tratto urinario» ha dichiarato Roberto Garofalo che prosegue spiegando che «A due ore dal rientro dello shuttle sulla Terra, otto roditori verranno infettati da virus respiratorio sinciziale, un agente patogeno che infetta quasi tutti i bambini intorno i due anni e che, di solito, provoca una innocua malattia simile al raffreddore. In alcuni bambini però l'infezione si diffonde ai polmoni, dove l'infiammazione provoca tosse, respiro sibilante ed estrema difficoltà nella respirazione. Un altro gruppo di topi, tenuti in condizioni quasi identiche a terra, sarà esposto al virus». Capire come il volo spaziale compromette il sistema immunitario e trovare il modo per assicurarsi che l'infezione non minacci la salute dei viaggiatori spaziali sono temi destinati a diventare sempre più importanti per il futuro. «Nonostante la fine del programma shuttle - dichiara il professor Garofalo - gli esperimenti del sistema immunitario nello spazio potrebbero continuare sulla Stazione Spaziale Internazionale». Pao. Puc.