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Poesia brasiliana

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diCARLO ANTINI La voce e la chitarra di Gilberto Gil e il violoncello di Jaques Morelenbaum. Un duetto inedito che attraverserà ritmi e atmosfere per consegnare al pubblico dell'Auditorium uno dei concerti più attesi della stagione invernale. È uno dei miti viventi della musica brasiliana, aperto alle commistioni tra i travolgenti ritmi di Bahia, le calde sonorità della bossanova e del samba, arricchite con quelle del rock, della salsa, del reggae, dell'Africa e del funk, in cui il portavoce nel mondo della musica brasiliana suonerà i suoi più grandi successi in una inedita versione acustica. È sempre stato un sogno per Gil e Morelenbaum poter fare un tour insieme e, malgrado i loro innumerevoli impegni, hanno deciso di dedicare tempo a questo progetto di voce, corde e percussioni. Hanno quindi provato, arrangiato e costruito uno show raffinato ed emozionante. È un incontro tra i più grandi nomi del Brasile in note. Gil è uno tra i massimi esponenti della musica popolare brasiliana: 52 album realizzati, 12 dischi d'oro, 5 di platino, 7 Grammy, quattro milioni di dischi venduti. Jaques Morelenbaum, il grande violoncellista, produttore, compositore e arrangiatore vanta numerose collaborazioni con Sting, David Byrne, Caetano Veloso, Dulce Pontes e Astor Piazzolla. Alla chitarra e alle percussioni ci sarà il figlio di Gilberto, Bem. Un trio straordinario per un concerto esclusivo totalmente acustico, che combina la voce inconfondibile di Gilberto con le melodie classiche del violoncello e i ritmi brasiliani delle chitarre e delle percussioni. Ascoltare Gilberto Gil dal vivo vuol dire immergersi nella storia sudamericana degli ultimi cinquant'anni. Dal tropicalismo agli anni dell'esilio a Londra, dal ritorno in Brasile al successo planetario. Gil non ha mai smesso di vedere il suo Paese con gli occhi critici dell'impegno civile, sia come compositore che come cittadino. Si è imposto come una sorta di «coscienza critica» del Brasile moderno e, in particolare, della sua anima africana. Forse, più di altri colleghi, Gil ha manifestato una visione «politica» del patrimonio culturale carioca. Nel 2001 è stato nominato ambasciatore della Fao e nel 2002 ha partecipato a numerosi seminari e tavole rotonde in Brasile dedicate alla lotta contro la fame, divenendo promotore attivo dell'iniziativa governativa Programa Fome Zero (Programma Zero Fame) nel suo paese natale. Quando, nel gennaio del 2003, Lula da Silva assunse i poteri di presidente del Brasile, ha chiamato Gil a servire il suo Paese come ministro della Cultura. Scusate se è poco.

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