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Raid e aggressioni sul bus Fermato il boxeur «Rondinella»

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Lapolizia lo ha individuato mentre si allenava in una sala da boxe. Portato al commissariato Esposizione è stato denunciato. Si tratta di un ventenne già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale e conosciuto al Laurentino 38 con il soprannome di Rondinella, l'uccello che ha tatuato sul collo: domenica aveva colpito con una testata sul viso l'autista intervenuto in difesa dei passeggeri maltrattati da una banda mentre il bus transitava per via Carlo Levi. Il sindaco Gianni Alemanno ha colto l'occasione per parlare di un piano organico per garantire la sicurezza la sicurezza dei conducenti. Ma anche quella dei passeggeri. Venerdì sera, infatti, a fare le spese dell'ennesimo raid da parte di una banda di ragazzini di 12-13 che continua a colpire gli autobus della linea 053 sono state due passeggere, ferite dalle schegge di un finestrino andato in frantumi bersagliato di sassi e bottiglie, mentre viaggiavano sul mezzo che percorreva via Casilina, all'altezza Torre Gaia. Per fermare l'escalation di violenze il Campidoglio e l'Atac stanno lavorando ad un progetto che potrebbe far salire uomini in divisa, non armati, a bordo dei mezzi pubblici allo scopo di monitorare la sicurezza all'interno delle vetture. «Con l'Atac stiamo mettendo insieme un progetto sicurezza che serva per il personale e per i viaggiatori. Bisogna fare in modo che chi sale sulle nostre linee si senta veramente sicuro» ha annunciato il sindaco Gianni Almanno, a margine della sua visita al Marathon Village al Palazzo dei Congressi, commentando il fermo dell'aggressore dell'autista Atac al Laurentino 38. Atac, Questura e Polizia Municipale saranno coinvolte nel programma. «Insieme - ha aggiunto - insieme sarà un grande progetto per aumentare la prevenzione sui mezzi pubblici e fare in modo che non ci siano più atti del genere». Il Campidoglio, spiega ancora il sindaco, sta vagliando «le misure più idonee». «Probabilmente ha spiegato Alemanno - non serve l'uomo armato, ma basta quello in divisa e che l'autista non sia da solo». Per Alemanno: «Bisogna intensificare le presenze nei limiti di quelle che sono le risorse di bilancio, perché raddoppiare il personale su ogni autobus in maniera sistematica avrebbe un costo pazzesco. Serve invece un controllo dinamico tra le varie linee». Quanto al fermo del giovane Alemanno ricorda: «Abbiamo domandato alla Questura di svolgere con molta intensità questa indagine per fermare lo stillicidio di aggressioni nei confronti dei nostri autisti e del personale». Qualche dettaglio in più sul progetto per la prevenzione delle violenze sui mezzi pubblici l'ha dato il delegato del Campidoglio per la sicurezza, Giorgio Ciardi. Si pensa ha spiegato Ciardi «di coinvolgere membri delle forze armate in congedo, che con la loro sola presenza in divisa dovrebbero dissuadere bulli e delinquenti». E ancora un sistema di videosorveglianza sulle vetture, con telecamere collegate a una centrale operativa. L'idea della Giunta piace a Futuro e libertà, che con il capogruppo alla Regione Lazio Francesco Pasquali rivendica l'idea degli ex militari esentati dal biglietto sui bus. Critico invece il Pd romano, che parla di «bluff». L'assessore alla Mobilità di Roma Capitale ha ringraziato le forze dell'ordine «per la brillante operazione investigativa». «È importante sottolineare - ha detto - che non esistono zone franche dove regna l'impunità. Esprimo ancora tutto il mio apprezzamento verso l'autista che, come tutto il personale dell'Atac, opera con professionalità anche in situazioni difficili». G. M. Col.

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