Salvatori dell'arte
diCINZIA TRALICCI Anche l'arte ha svolto un suo ruolo decisivo nella formazione dell'identità nazionale. Lo afferma il buon senso. E lo declina la mostra, presentata ieri a Palazzo Valentini dalla soprindentente del Polo museale di Roma, Rossella Vodret e dal presidente del Centro Europeo per il Turismo Giuseppe Lepore, per ripercorrere attraverso quadri, sculture e dipinti le gesta dei "salvatori dell'arte", le storie dei singoli e le azioni delle istituzioni. Ci sono i "recuperi" del nostro patrimonio artistico da parte di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato. Un itinerario appassionante e appassionato, inserito nel programma ufficiale dei 150 anni, diviso in quattro sezioni. La legislazione di tutela, per la quale già nel 1519 Raffaello spendeva parole accorate a Leone XIII perché venisse documentata la magnificenza degli antichi edifici di Roma «affinché esercitassero, con la loro memoria, alla virtù degli uomini del proprio tempo. La salvaguardia dell'arte durante la seconda guerra mondiale, con le opere esposte, a partire dal 20 aprile all'11 settembre a Castel S. Angelo, scelte tra quelle che Pasquale Rotondi, Emilio Lavagnino, Palma Bucarelli, Rodolfo Siviero e altri salvarono, a volte in modo rocambolesco dalla distruzione della guerra e dalle razzìe. La terza sezione è dedicata al restauro con l'Istituto Centrale del Restauro e l'Opifico delle Pietre Dure. L'ultima sezione ma importantissima è dedicata alle operazioni delle forze dell'ordine con l'esposizione di 80 opere recuperate su scala nazionale. A spiegare le ragioni della mostra il soprintendente Cristina Acidini, Maria Grazia Bernardini direttore del museo di Castel Sant'Angelo, Gisella Capponi direttore dell'istituto del Restauro, Pasquale Muggeo comandante carabinieri Patrimonio Culturale e Domenico Mossi sottocapo di Stato maggiore dell'esercito. Le conclusioni affidate al sottosegretario al Mibac Francesco Giro. «Arte Forza dell'Unità-Unità Forza dell'Arte» presenta pezzi archeologici fino ad arrivare all'arte contemporanea. Tra i capolavori opere di Antoniazzo Romano, Memling, Raffaello, Tintoretto, Tiepolo e croci, reliquiari, messali e paramenti sacri di grande pregevolezza a legare arte e storia nazionale.