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Villa Massimo

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.Stavolta ad alzare la voce non sono solo i frequentatori del parco, che da anni chiedono al gestore del «Punto verde infanzia» di rispettare i termini del contratto con il Campidoglio e assicurare i servizi previsti dalla convenzione del 2001. A formalizzare la protesta ora pensa l'Assemblea capitolina che approva una mozione sul giardino in zona piazza Bologna con 29 voti favorevoli su 31 (due astenuti). Nel testo i consiglieri impegnano il sindaco «a sospendere la determinazione dirigenziale di approvazione del progetto di variante del Punto Verde Infanzia 3.2 "Viale di Villa Massimo", la quale rende esecutiva la realizzazione dei contenuti di detto progetto». Il progetto in questione, approvato nel dicembre scorso, rivoluziona il parco. Giostre a pagamento, manufatti polifunzionali, spazi espositivi e laboratori prendono il posto della maggior parte del verde. Mancano all'appello, inoltre, molti servizi che già dal 2001 il gestore dell'area doveva garantire. A iniziare dal bagno pubblico che non è segnalato, né esiste, fino agli impianti di irrigazione. A proposito di natura: mesi fa vennero abbattuti 44 pini secolari all'interno della villa. Assessorato all'Ambiente e Servizio giardini ha promesso più volte la ripiantumazione degli alberi. Ma dal nuovo progetto risulta che solo 22 pini torneranno al proprio posto e il resto dello spazio sarà occupato dalle strutture. I residenti della zona e i frequentatori della villa restano sul piede di guerra. L'Assemblea capitolina è pronta a sostenere la loro battaglia.

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