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Bimbi roma, Belviso: "Salviamoli dai genitori aguzzini"

L'assessore alle Politiche sociali di Roma Sveva Belviso

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Assessore Sveva Belviso, è arrivato il momento di togliere i figli ai nomadi che li maltrattamo e sfruttano? «Assolutamente sì - risponde l'assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale - non è ammissibile che vivano in queste condizioni, e che ci siano questi comportamenti da parte di chi se ne deve prendere cura».   Il Tribunale ha provveduto ai bimbi di Salone. E per gli altri che vivono in condizioni di pericolo nei campi abusivi? «Li metteremo in protezione, fino a quando le famiglie non dimostrino mutate condizioni di vita e di potersene occupare. Anche per evitare un'altra tragedia come a Tor Fiscale. Laddove, come invece nel campo di Salone, si dimostri una negligenza volontaria da parte dei genitori chiederemo al Tribunale di togliere la potestà genitoriale e mandare i figli in affidamento ed eventualmente anche in adozione». Come farete le verifiche? «Dopo un confronto con il procuratore presso il Tribunale dei Minori, Claudio De Angelis e con il presidente del Tribunale dei Minori, Carmela Cavallo, abbiamo dato mandato ad Antonio Di Maggio, comandante del Coordinamento operativo di controllo dei campi rom, di effettuare un attento monitoraggio nei campi abusivi e di segnalare all'Assessorato e ai servizi sociali i casi in cui i minori siano costretti a vivere in condizione di deprivazione morale e materiale, di degrado e precarietà».  All'evidenza cosa succederà?  «L'Amministrazione, in qualità di pubblica autorità, interverrà in base dell'art. 403 del codice civile affidando il minore ai servizi sociali». Agirete in autonomia? «In questo e unico caso sì, perché la pubblica autorità si trova allo stesso livello potestativo dell'Autorità giudiziaria». Come funziona? «Prima i controlli dei vigili, poi le segnalazioni dei casi, seguite da verifiche e messa in protezione in una casa famiglia, inviando l'informativa al Tribunale per i minori, che non ha l'obbligo di convalida». Ci sono molte famiglie pronte ad accoglierli «Questo va discusso col tribunale».

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