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Il retroscena

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Perchi ambisce a scalare il Campidoglio, oggi è il momento buono per porre le basi della candidatura e consolidare la propria leadership. Lo sa bene il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, primo pretendente al ruolo di candidato del centrosinistra alle Comunali del 2013. Battere Alemanno non sarà una passeggiata. Zingaretti lo sa bene. E il fuoco amico non manca: i primi avversari si annidano proprio nel Pd. Strategia? Copiare Veltroni e proporre il ticket con un candidato vicensindaco di estrazione cattolica. Possibilmente donna. L'identikit calza a pennello sull'eurodeputata Silvia Costa. L'accordo sarebbe praticamente fatto. Veltroni come vice scelse prima Gasbarra e poi, in seguito all'elezione di quest'ultimo a presidente della Provincia, si orientò su Maria Pia Garavaglia. Zingaretti sarebbe orientato a fare lo stesso, in modo da rassicurare la componente cattolica e proporsi come candidato sindaco moderato e attento alle quote rosa. L'attuale inquilino di Palazzo Valentini ha le idee chiare. «La riconquista del Campidoglio sarà uno sforzo culturale, popolare, collettivo e creativo in cui noi dovremo essere rigorosi. La città soffre e noi dobbiamo essere la locomotiva per riaccendere i motori. Non è vero che Roa è destinata al declino. Serve un'idea di città come quando governava il centrosinistra. La corsa al Campidoglio non sarà una passeggiata. Già ora è tempo di cominciare», ha detto Zingaretti nel suo intervento al convegno «Idea di Roma» lo scorso 7 marzo. Se non è una discesa in campo questa... Ma la pretattica non manca: in una delle ultime riunioni di giunta Zingaretti avrebbe detto ai suoi assessori di non avere alcuna intenzione di candidarsi, preferendo giocarsi un secondo mandato a Palazzo Valentini. Qualcuno ha sghignazzato e sarebbe già partita la corsa ad accreditarsi per passare dalla giunta provinciale a quella comunale. Dan. Dim.

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