Metano sui binari, mezza città bloccata e tragedia sfiorata
Metà città bloccata per tutto il giorno. La metro B e la Roma-Lido chiuse. Migliaia di persone in attesa dei bus sostitutivi imbottigliati nel traffico e strapieni di passeggeri. Con il sindaco che invita le associazioni dei consumatori a fare una class action. Nel mirino di Alemanno c'è la Tamoil, perché è dal distributore di benzina in viale Marconi, all'altezza delle fermata della metro, che mercoledì pomeriggio sono stati sversati 3.500 litri di carburante finiti sui binari. Una fiume di metano che solo per miracolo non ha provocato una violenta esplosione. «Si è sfiorata la tragedia», ha detto Alemannno. A fare il miracolo sono stati i macchinisti che hanno sentito un forte odore di benzina venire dalla galleria e si sono fermati. Il sindaco li ha ringraziati: «Se avessero continuato anche solo per pochi minuti ci sarebbe stato il rischio di esplosione». I lavori di bonifica sono durati tutto il giorno. Ieri mattina la metro B e la Roma Lido sono state chiuse tra le fermate Piramide ed Eur Magliana. I treni della metro B, dalle 13,50, sono stati bloccati anche nel tratto da Eur Magliana a Laurentina. Per far fronte all'emergenza l'Atac ha messo in campo 120 autisti, 30 controllori, 20 tecnici e 60 operatori di stazione. Il problema è che i bus navetta non hanno funzionato come dovevano a causa del traffico che li ha paralizzati per ore. Code sterminate si sono formate a Magliana e Piramide con i pendolari infuriati. Le associazioni dei cosumatori hanno invitato tutti a chiedere i risarcimenti. La linea è quella indicata da Alemanno: una class action. L'Atac ha già preso provvedimenti avviando «un contenzioso civile nei confronti dell'azienda proprietaria dell'impianto di distribuzione carburanti in viale Marconi». Il caos di ieri è finito anche in Parlamento con un'interrogazione al Ministro Matteoli del capogruppo Pd in commissione Trasporti Michele Meta: «Vogliamo capire perché l'Atac non ha messo in campo piani adeguati di emergenza per fare fronte a un disagio di tale portata. È da irresponsabili tenere in ostaggio migliaia di persone che utilizzano la metropolitana per andare al lavoro senza fornire informazioni, assistenza e alternative adeguate». Per i sindacati quella che è mancata non è tanto l'organizzazione ma la carenza di personale e di mezzi. In tarda serata l'incubo è finito. Alle 21 ha riaperto la metro B tra Piramide e Laurentina. La bonifica del sottopasso di Marconi è durata tutta la notte con la riapertura stamani anche della Roma-Lido. Fortunatamente non si rischierà un'altra giornata campale. L'assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma è riuscito a convincere Cgil, Cisl, Uil e Ugl a revocare lo sciopero dei mezzi pubblici che era in programma proprio per oggi. Resta lo sciopero dei sindacati autonomi che potrebbe portare a rallentamenti nel servizio.