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Presa la banda degli abiti firmati

Carabinieri

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Erano i predoni del centro storico. Svuotavano i negozi di abiti firmati in sessanta secondi. Dopo tredici colpi messi a segno negli anni 2008 e 2009 tra via del Babuino, via Bocca di Leone, via due Macelli, via Tomacelli, via del Corso e via Belsiana (con un bottino da circa un milione di euro) e un anno di indagini, l'altro giorno i carabinieri della Compagnia Roma centro hanno portato a termine l'operazione «Night Fashion». In tutto undici persone: quattro montenegrini, due polacche e cinque italiani, due sono donne. Tra i promotori anche Mario Arciero, 46 anni, scassinatore d'esperienza, dal colpo al caveau del Tribunale nel '99, sino al furto nell'argenteria di Corso Rinascimento nel febbraio scorso. I militari sono arrivati ai tredici dai tabulati telefonici, notando i numeri di telefono che risultavano attivi in quella zona e a quell'ora. Tre banditi scegliavano gli obiettivi da colpire, evitando i negozi con serrande e preferendo quelli con le vetrine «a giorno», con la serratura a nottolino. Tutto avveniva in un minuto, infischiandosene dell'allarme, convinti che in sessanta secondi nessuno sarebbe arrivato a controllare. Due scassinavano e quattro ripulivano la boutique. Tra di loro anche una donna. A volto scoperto, guanti alle mani, entravano, toglievano gli abiti dagli espositori e li gettavano a terra. Fatto il mucchio, afferravano la merce e la mettevano a bordo delle stesse auto rubate usate per arrivare sul posto. Una invece la piazzavano al centro della carreggiata per creare un ostacolo all'eventuale arrivo delle forze dell'ordine. Poi depositivano la referutiva in magazzini a Prenestina e Casilina in attesa di essere venduta, compito che spettava ad altri due affiliati. Soddisfatto il comandante del Gruppo Roma dei carabinieri, il colonnello Giuseppe La Gala: «Abbiamo sgominato la gang che terrorizzava i negozi del centro. Un risultato importante al quale siamo arrivati grazie al lavoro delle stazioni di San Lorenzo in Lucina, piazza Venezia e piazza Farnese».

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