L'arsenico colpisce Genzano

ChiaraRai GENZANO Quindicimila residenti di Genzano senz'acqua potabile. Il sindaco Enzo Ercolani ieri ha firmato l'ordinanza che introduce il divieto. Sette le strade dove la concentrazione di arsenico è superiore al limite di legge di 10 microgrammi litro: via Castel di San Gennaro (15,3mg), via del Lavoro (15,1mg), via Palaggi (15,7mg), via Firenze (14,3), via Monte Cagnolo (13,2), via Monte Giove (14,1), via delle Macine (14,4). Gli altri Comuni che hanno messo i divieti a causa dell'arsenico sono Albano (ma qui solo per bambini sotto i tre anni e donne incinta), Lanuvio, Ariccia e Castel Gandolfo. «Ho ritenuto opportuno firmare l'ordinanza - ha detto Ercolani - anche se per brevissimo tempo perché i valori torneranno nella norma non appena Acea avrà concluso l'installazione di un sistema di filtraggio al pozzo Palaggi e al pozzo in via Firenze. Tutte le nostre fontanelle erogano acqua potabile e su ognuna, Acea ha messo dei cartelli che ne indicano la potabilità. Mentre nelle zone lontane dalle fontanelle, ci saranno dei serbatoi per l'approvvigionamento idrico». Sono sedici le fontane di Genzano dove si può bere l'acqua. Ma di cartelli informativi neppure l'ombra nelle zone principali di via Resta, via Garibaldi, via Buozzi, piazza Frasconi e piazza Mazzini. «Avevo suggerito ad Acea che la soluzione dei cartelli era precaria e poco efficace - ha aggiunto il sindaco - saranno stati strappati». Intanto il primo cittadino di Lariano, Raffaele Montecuollo si appresta a firmare l'ordinanza di non potabilità e il Comune di Grottaferrata, invece, rende noto che l'acqua della città non è interessata dall'arsenico. Il sindaco di Ariccia, Emilio Cianfanelli informa che sono stati posizionati i serbatoi in piazza Mazzini, al centro storico, in via Vallericcia, in piazza Nenni, vicino via Cancelliera e in via Rufelli. «Stiamo pensando al futuro – ha detto Cianfanelli - ragionando con Acea sul recupero delle sorgenti che potrebbero dare un'ulteriore risposta alla città».