Sull'aumento delle tariffe i taxi ripartono dai pedoni
Ma se il pedone va a piedi, cosa c'entra con i taxi? E i consumatori sportivi? La domanda nasce spontanea nello scorgere la lunghissima lista dei convocati al tavolo di concertazione dall'assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma e le categorie interessate (?) per fare il punto sulla complessa vertenza delle tariffe taxi. E già, perché alla luce della decisione del Tar di bacchettare l'aumento delle tariffe e i criteri che l'hanno determinato, rinviando poi la decisione di merito a giugno, il Campidoglio si rimbocca le maniche e ricomincia da capo. O quasi. I punti fermi, più o meno per tutti, sono: sgravi e incentivi per la categoria, un numero unico di chiamata (060609), l'installazione di totem delle tariffe che devono anche essere pubblicizzate a favore della trasparenza. Per quanto riguarda, invece, gli aumenti tariffari si ricomincia ma si parte, comunque, da un punto fermo che è la tariffa unica progressiva. «Non si ricorrerà al Consiglio di Stato contro la sospensiva ordinata dal Tar del Lazio - ha annunciato Aurigemma - quello che l'amministrazione vuole fare è rivedere la delibera, fermi restando alcuni punti come incentivi, numero unico e ricevuta automatica». Una misura, quest'ultima, che bisognerà vedere come strutturare «perché ci sono cinque diversi tipi di tassametro e quindi serve un adeguamento tecnico». A fare da mediatore sarà il presidente di Uritaxi, Loreno Bittarelli che incontrerà anche i consumatori per cercare di arrivare a un testo condiviso. «Ci siamo fatti promotori di un prossimo incontro con le associazioni dei consumatori che saranno convocate per giovedì 10, alle 16 presso la nostra sede di via del Casale Lumbroso 167, per tentare di riformulare insieme una nuova struttura tariffaria il più possibile condivisa - spiega Bittarelli - affiancata da proposte per l'ottenimento di sgravi e incentivi e una maggiore viabilità dei mezzi pubblici, che poi potremmo presentare congiuntamente all'amministrazione comunale». Non sprizzano invece entusiasmo altre rappresentanze dei tasssiti, come l'Assodemoscoop. «Risulta difficile arrivare a una sintesi avendo sullo stesso tavolo più di 50 persone che devono arrivare a determinare il giusto adeguamento tariffario» chiosa Angelo Mele, vicepresidente Assodemoscoop. Si ricomicia.