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Rubeis leva l'embargo alla «vagina» Via la censura da tutti i manifesti

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Ierimattina, 8 marzo e Festa delle donne, Eligio Rubeis ha incontrato le donne della Consulta e ha dichiarato che i manifesti incriminati - quelli sui quali era stato nascosto «per motivi «liberali» il titolo della famosa rappresentazione teatrale i "Monologhi della vagina" - saranno ristampati e riaffissi senza pecetta censoria. Nell'incontro con il sindaco sono emerse anche altre responsabilità nell'affaire vagina. La presidente della Consulta, consigliera Marianna De Maio (Pdl), avrebbe ricevuto richieste da parte di alcuni consiglieri comunali affinché fosse nascosta «agli occhi di alcune sensibilità» la parola «vagina» e così, contravvenendo a quanto deciso collegialmente con le altre donne della Consulta, avrebbe deciso di dare seguito a questa corrente di pensiero. Con il ripensamento di Rubeis, il problema sembrerebbe quindi risolto. Il sindaco ha ribadito che sarà in prima fila a vedere lo spettacolo previsto per sabato 19. Nel frattempo però questa censura ha smosso gli animi. Soprattutto su facebook, dove si legge: «Il Comune di Guidonia censura "I Monologhi della Vagina". Ma solo in quei giorni». «Il Comune di Guidonia censura "I Monologhi della Vagina". Si cerca un dialogo». Ieri mattina, le donne hanno strappato al sindaco anche alcune promesse. Rubeis, infatti, si è impegnato a cercare un locale dove la Consulta possa riunirsi, a individuare locali per la nascita di una futura «Casa delle donne» e a consentire anche per il futuro il proseguimento del lavoro del centro antiviolenza Le lune.

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