La Russia si mette in mostra
Allostesso modo la pensavano i tanti letterati ed artisti che per secoli da Mosca e San Pietroburgo hanno fatto rotta sull'Italia per perfezionare la propria maestria davanti ai capolavori antichi e rinascimentali. L'autore della statua di Gogol è Zurab Tsereteli, uno dei maggiori esponenti della scuola russa contemporanea: pittore, scultore ed oggi anche presidente dell'Accademia russa di belle arti, l'istituzione culturale fondata dallo zar Pietro I nel 1757. Ed è per celebrare l'incontro plurisecolare tra Russia e Italia che da ieri fino al 10 aprile vanno in scena, presso i Musei di San Salvatore in Lauro, due mostre con ingresso gratuito: «L'Accademia russa di belle arti» e «Zurab Tsereteli, incanto delle origini, radici del mondo». Entrambe nascono dall'idea di Lorenzo Zichichi, Evelina Schatz e Olga Strada, nell'ambito del progetto delle relazioni culturali Russia-Italia 2011. La prima delle due rassegne racconta tre secoli di legami culturali tra i due paesi attraverso i materiali della collezione del museo e dell'accademia, filmati, copie di documenti e rari documenti d'archivio. Uno degli scopi dell'iniziativa è mostrare il ruolo della cultura italiana nello sviluppo della scuola accademica delle arti figurative in Russia. È noto, infatti, il contributo di architetti italiani alla costruzione di capolavori come il Cremlino e molti altri monumenti di Mosca e San Pietroburgo. Anche nel Novecento molti esponenti della cultura italiana, come lo scultore Arnaldo Pomodoro, il pittore Tonino Guerra e lo stilista Roberto Capucci sono stati nominati membri onorari dell'Accademia di belle arti. Dalla Russia, a loro volta, fin dai tempi di Pietro il Grande sono arrivati in Italia come borsisti dell'accademia pittori poi divenuti celebri, tra i quali Aleksandr Losenko, Pjotr Sokolov, Orest Kiprenskij, scultori come Fedot Shubin, mosaicisti come Vasilij Raev e Stepan Fjodorov. Passando alla seconda mostra, ci si imbatte in oltre cento dipinti, bassorilievi e grafiche realizzati da Tsereteli, nato a Tbilisi nel 1934, formatosi a contatto con Chagall e Picasso e divenuto famoso per una serie di opere monumentali in giro per il mondo, che ricordano avvenimenti come la scoperta dell'America, l'abbattimento della «cortina di ferro», l'attentato alle Torri Gemelle. In Italia, oltre alla statua di Gogol a Roma, ha scolpito un'effigie in bronzo di San Nicola a Bari. È anche grazie a lui se il legame la cultura russa e la nostra continua nel XXI secolo.