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Massimiliano Vitelli Peggio di prima.

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Soloun mese fa, dopo le segnalazioni de Il Tempo, l'ingegnere capo della sezione VIII viabilità sud, Mauro Ronzani, era stato chiaro e categorico: «La situazione è seria. Interverremo subito ripristinando la legalità e tornando a garantire la sicurezza degli automobilisti». La rimozione dei rifiuti avvenne però solo parzialmente e l'apparente presa in carico della grave situazione da parte della Provincia di Roma durò lo spazio di un foglio di calendario. Oggi la strada statale 148 si ripresenta piena d'immondizia e per gli automobilisti sono tornati guai e pericoli. Aree di sosta impraticabili e spazi verdi sommersi di calcinacci, vecchi pneumatici e buste di plastica si alternano lungo chilometri di rifiuti disseminati ai margini della carreggiata, in entrambe le direzioni di marcia. Il tratto stradale maggiormente interessato dalla vasta e variegata collezione di pattume è quello tra l'uscita di Pratica di Mare, che conduce all'aeroporto militare omonimo, e lo svincolo di Castel Romano. Qui, a due passi dal frequentatissimo centro d'abbigliamento outlet, è sorto, spontaneamente, «l'outlet dello scarto». Nella vetrina allestita dagli incivili abitanti laziali oltre il guard-rail, infatti, sono esposte tonnellate di rifiuti. Al chilometro 1.700 la piazzola d'emergenza è sommersa da sacchetti pieni di materiali edili di risulta e dai resti di grandi cartelloni pubblicitari attaccati abusivamente e mai rimossi. Un serio rischio per gli automobilisti che dovessero avere la necessità di fermare la propria vettura urgentemente. Decine di pneumatici usati, invece, riempiono l'area adiacente il chilometro 0.700. Ma nella corsa al record di sporcizia vince con ampio distacco l'uscita Pomezia Nord in direzione Roma. Tra mobili rotti, pezzi di televisori, divani e materassi, più che a ridosso di una deviazione stradale sembra di essere all'interno di un magazzino di una fabbrica d'arredamento abbandonata. All'altezza del chilometro 3.700 della carreggiata interna un cartello affisso sulla recinzione a bordo-strada, per metà sommerso d'immondizia, riporta la dicitura «divieto di discarica- area sorvegliata». Ma, a quanto sembra dalle condizioni in cui versa di nuovo la via Pontina, i controlli vengono svolti poco e male.

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