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Il Forlanini apre ai rifugiati

Il padiglione del Forlanini occupato

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L'intenzione è di aiutarli a casa loro. Ma i migranti in fuga dal Nordafrica che arriveranno comunque a Roma potrebbero trovare un tetto al Forlanini, e non più da abusivi, nello storico ospedale famoso nel mondo, dove oggi vivono già i profughi afghani, ma da irregolari. Come ha documentato domenica Il Tempo. La possibilità c'è. «Se servirà sono pronto a garantire sicurezza e salute» ha detto il commissario straordinario del San Camillo Forlanini Aldo Morrone. Un'affermazione che suona come una risposta indiretta alla governatrice del Lazio Polverini, che venerdì ha parlato di un monitoraggio sulla disponibilità di posti, annunciando che è a disposizione l'Unità migranti del San Camillo. E ieri durante il vertice al Viminale, Polverini ha riconfermato al ministro Maroni che sull'accoglienza «siamo tutti disponibili», «perché si tratta di un'emergenza umanitaria» (a patto che partecipino tutte le Regioni -al tavolo tecnico per la nostra c'è Gianni Ferrara -. E i soldi li metta anche la Ue). E se Morrone è pronto a garantire non solo la salute, ma anche la sicurezza, gli alloggi che sta cercando sono al Forlanini? Oggi nel padiglione a sinistra, salendo dall'ingresso di via Portuense ci sono i profughi afghani. Abusivi nei 10 mila metri quadrati in stile Mussolini. Quattro piani di marmi e scalinate trasformati in dormitorio. L'ex commissario straordinario Massimo Martelli voleva assisterci i vecchietti. Saranno utilizzati per i rifugiati? Morrone non si sbilancia. Però parla «di abbozzi di lavoro su questo». E ammette che «abbiamo un percorso molto interessante». L'esperienza sul campo ce l'ha. È stato il direttore di medicina dei migranti al San Gallicano; uomo di prima linea a Lampedusa. Aspetta solo un cenno. Il segretario generale della Giunta regionale Salvatore Ronghi, interpellato sulla questione, ha risposto che «credo che bisogna ragionare sulle prospettive dell'intera struttura ospedaliera. Dopo la visita del del capo dello Stato (che ha inaugurato l'unità per gli stati vegetativi ndr) si sta cominciando a ragionare a un recupero vero del Forlanini». Ieri mattina intanto è stata bonificata l'area del padiglione occupato. L'ispezione, mercoledì, aveva rilevato «un grande degrado», come anticipato da Il Tempo, al cui confronto i baracchini dei mini campi nomadi abusivi «sembrano regge». La zona è stata controllata dai dirigenti dei commissariati Trastevere e Monteverde, i cui uomini sono spesso intervenuti per risse e coltellate. Ora si vigila per impedire nuovi ingressi degli abusivi. Ma profughi afghani e immigrati, sono ancora lì, anche se la convenzione per il piano freddo a novembre non è stata rinnovata.

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