Gian Burrasca Elio
diCARLO ANTINI Da Rita Pavone a Elio il passo è tutt'altro che breve. Dal «Giornalino di Gian Burrasca» ai giorni nostri si attraversano quarant'anni di storia e costume al ritmo di Vamba Luigi Bertelli. La storia di Gian Burrasca torna ora a far divertire e riflettere con la voce e il corpo di Elio-Stefano Belisari che raccoglie l'eredità lasciata da uno degli sceneggiati più seguiti della televisione. L'appuntamento è in programma domani alle 21 al Teatro Olimpico ed è ancora più interessante perché la regia è curata da Lina Wertmuller, la stessa che diresse Rita Pavone nello sceneggiato del '64. Trait d'union dell'amarcord la musica di Nino Rota, protagonista nello sceneggiato con la celeberrima «Viva la pappa col pomodoro» e oggi ancora in primo piano nello spettacolo allestito al Teatro Olimpico. All'apertura del sipario, una breve Suite dalla musica per film del compositore milanese di cui quest'anno ricorre il centenario della nascita. «Nonostante l'amenità e la leggerezza della storia, in realtà con Gian Burrasca parliamo di Nino Rota e di Lina Wertmuller – ha detto Elio - nomi che hanno fatto la storia della cultura italiana. Il musical nasce con l'intento di trattare materie divertenti, ma in modo interessante e qualitativamente elevato, con bravissimi musicisti». Le vicende di Gian Burrasca sono scritte in forma di diario e raccontano le irriverenti incursioni di un pestifero ragazzino, Giannino Stoppani, dall'aspetto divertente e animo irrequieto, nel mondo conformista dell'Italia umbertina, dove le rigide regole del collegio e le ipocrisie della famiglia cadono sotto l'ironia del protagonista. Elio presta la sua comica fissità alla figura di Gian Burrasca, parrucca con i riccioloni e pantaloni alla zuava, conferendo allo spettacolo quella iconoclastia futurista, presente in molti passi del testo, attraverso il gusto del gesto e della parola come contrapposizione critica alla borghesia del primo Novecento. Sul palco Elio sarà affiancato da un ensemble strumentale composto da musicisti di livello internazionale quali Corrado Giuffredi (clarinetto), Cesare Chiacchiaretta (fisarmonica), Giampaolo Bandini (chitarra), Federico Marchesano (contrabbasso) e Danilo Grassi (percussioni). «Adoro Elio – ha raccontato Lina Wertmuller - e da quando abbiamo lavorato assieme in "Storia d'amore e d'anarchia" in teatro nel 2004 ho pensato e immaginato che prima o poi ci sarebbe stata un'altra occasione: è arrivata con la sua proposta di portare in teatro il Gian Burrasca. Come potevo non entusiasmarmi all'idea di rimetter mano dopo più di 40 anni al testo del Giornalino immaginando Elio vestire i panni che furono di Rita Pavone? Ed ecco quindi che è nato questo spettacolo, con Elio come unico cant-attore in scena e cinque straordinari musicisti che suonano dal vivo le canzoni più celebri dello sceneggiato televisivo composte dal grande Nino Rota. Sto pensando a una regia abbastanza semplice, a un ritmo veloce dello spettacolo perché la musica sia la grande protagonista della serata ed Elio, imprevedibile e irresistibile giocherellone, il Gian Burrasca del nuovo millennio».