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Chiuse le indagini per il ricatto a Marrazzo

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Èlunga la lista di accuse ipotizzate, a seconda delle posizioni processuali, dai magistrati che hanno chiuso le indagini nei confronti di 8 indagati coinvolti nella vicenda Marrazzo. La procura ha infatti intenzione di chiedere nelle prossime settimane il rinvio a giudizio di quattro carabinieri, del transessuale Natalì, a casa del quale è stato sorpreso l'ex governatore del Lazio Piero Marrazzo, e di tre pusher. La vicenda è iniziata dopo il blitz dei militari avvenuto il 3 luglio 2009 in un monolocale in via Gradoli 96, dove era in corso un incontro a luci rosse tra il trans Natalì e Marrazzo. In quell'occasione i carabinieri, secondo i pm, hanno ricattato l'ex politico e hanno girato un filmato nel quale si vedeva il gionalista della Rai senza pantaloni. Immagini che avrebbero anche cercato di vendere. Il tentativo di ricatto costò, il 23 ottobre 2009, l'arresto ai carabinieri Nicola Testini, Luciano Simeone e Carlo Tagliente. Nella conclusione indagini c'è anche un capo d'imputazione che fa riferimento alla morte del pusher Gianguerino Cafasso, deceduto il 12 settembre 2009 nell'hotel Romulus sulla via Salaria mentre era in compagna del trans Jennifer. Au.Par.

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