Travolti dalla passione. A qualsiasi età
Treepisodi, perciò. Il "giovane", nel primo, è Riccardo Scamarcio in veste di avvocato. Da Roma per lavoro va a Castiglion della Pescaia dove, pur avendo una bella fidanzata (Valeria Solarino), cede al fascino seduttivo di una maggiorente locale (Laura Chiatti), per di più anche sposata. I giochi del tradimento possono sfiorare le pochade (oh, cielo, mio marito!), ma, nella conclusione, con le virtù domestiche vinceranno di nuovo i sentimenti. Convincendo. Nel secondo episodio, il "maturo" è Carlo Verdone, pronto ancora una volta con Veronesi a sprizzare scintille tra la farsa e il grottesco perché il suo personaggio, austero giornalista televisivo con moglie e figlia, finisce preda di una mezza pazza (Donatella Finocchiaro) che, tra sesso, ricatti e furie amorose, gli metterà a tal segno a soqquadro la vita che, in una pagina a margine del terzo episodio, lo ritroveremo persino minacciato di morte. Senza lasciargli comunque smarrire quella ghiotta cifra comica che invece, proprio il terzo episodio, "oltre la maturità", sostituisce con spazi soprattutto riflessivi. Li domina addirittura Robert De Niro che, recitando in italiano, interpreta un americano a Roma, anziano e con trapianto di cuore, che si innamora della bellissima Monica Bellucci, figlia del portiere dello stabile in cui abita (Michele Placido). La serietà dell'insieme, compreso un finale da idillio familiare, si lascia però anche attraversare da momenti aperti al sorriso, specie quelli che si fanno sostenere dalla recitazione di Placido, sempre in attento equilibrio fra le note alte e quelle sommesse, pronte, le une e le altre, ad aiutarlo a confrontarsi con la presenza autorevole di De Niro, contrassegnata da una mimica per nulla preoccupata dei segni dell'età, anzi accentuandoli. Insomma ancora un film all'altezza della lunga, fortunata carriera di Veronesi, destinato anche questo, come gli altri, al successo.