Olimpiadi 2020. Giochi bipartisan
Il progetto di sviluppo di Roma si lancia ufficialmente verso l'obiettivo olimpico. La seconda giornata degli Stati Generali ha marcato una volta per tutte l'avvio della candidatura di Roma 2020. Che, incassato l'appoggio del governo, si dispiega nei dettagli. Innanzitutto, con le nomine del Comitato Promotore per Roma 2020. Presidente onorario sarà il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, mentre presidente esecutivo sarà Mario Pescante. Il nome del deputato Pdl ha raccolto consensi, ma non ha mancato di innestare polemiche da parte dell'opposizione sul supposto status "bipartisan" del Comitato. Screzi alimentati del resto dalla mancanza di un nome per il ruolo di terzo vicepresidente – espressione della minoranza – a fianco di Alemanno e del presidente del Coni Gianni Petrucci. Nome che però, sottolinea Alemanno, "non sta a noi fare". Nel comitato direttivo, oltre agli esponenti effettivi e onorari del Cio, anche il presidente del Lazio Renata Polverini. Che ha garantito l'appoggio della regione, «che garantirà il processo infrastrutturale con risorse proprie e nazionali». Polverini lancia un appello anche all'unità, in nome «di un risultato importante». Appello raccolto da Nicola Zingaretti, presidente della Provincia e membro del comitato direttivo. Che però puntualizza di aver ricevuto la notizia dalla stampa e si augura «che si volti pagina e si comunichi, e non si miri solo alla lottizzazione dei posti». Nel Comitato d'onore 13 nomi dell'imprenditoria: da Emma Marcegaglia a Luca Cordero di Montezemolo. Ufficializzate poi le aree di Roma interessate dai Giochi. Che saranno organizzati in 42 impianti, di cui 73%, ha sottolineato Letta, «già esistenti», concentrati in tre poli principali: l'aera Foro-Italico Saxa Rubra, a Nord; Eur-Ostia a Sud e Tor Vergata-Romanina. Nel Polo Nord, Foro Italico e Stadio Olimpico ospiteranno la cerimonia di apertura, l'atletica e la finale di calcio maschile, e lo Stadio del Nuoto per le discipline acquatiche. Mentre il Villaggio Olimpico verrà utilizzato per le gare di tennis e come centri Stampa e Tv, in collegamento con il villaggio media a Saxa Rubra. Rugby e finale di calcio femminile, invece, si disputeranno al Flaminio, mentre ad Acquacetosa toccheranno Pentathlon, hockey e tiro con l'arco. La maggior parte delle discipline al chiuso si svolgeranno nel Polo Sud Ovest, tra i padiglioni della Nuova Fiera di Roma, e il Palalottomatica e le altre strutture dell'Eur, che vedranno basket, pugilato, scherma e altre arti marziali. La futura Città dello Sport di Santiago Calatrava, nel polo di Tor Vergata, avrà gli altri sport principali. Pallanuoto ovviamente, nella struttura dedicata da 4mila posti. E nel Palasport polivalente si terranno pallavolo, ginnastica artistica e finali di basket. Sparso per la città ciò che rimane: equitazione a Piazza di Siena vedrà l'equitazione, golf all'Olgiata, canottaggio a Settebagni, al Circo Massimo beach volley, mentre ad Ostia vela e nuoto. Ma lo scenario più suggestivo sarà offerto dalle gare di ciclismo su strada, il cui percorso si snoderà dai Fori Imperiali ai Castelli. Eventi anche fuori città: i preliminari di calcio si svolgeranno in altre 8 città italiane. Fra cui spicca anche L'Aquila.