Tenta di vendere la figlia a un carabinieri
«Vuoi andare con mia figlia?». La piccola ha dieci anni, la faccia seria, in piedi accanto alla madre che la obbliga a prostituirsi nel cuore della stazione Termini. Stavolta però la donna non è riuscita a combinare l'incontro. L'altra mattina alle 11 ha fermato un carabiniere libero dal servizio al Senato della Repubblica. Il militare stentava a crederci: ha fatto qualche passo ed è andato a raccontare la storia ai colleghi della polizia ferroviaria che in un lampo hanno arrestato la donna. Lei ha 33 anni, con precedenti per furto, gli stessi del consorte. I due appartengono a un clan di nomadi campani. Non vivono in baracca. Risiedono in un appartamento a Tor Tre Teste con altri tre figli. La piccola portata a Termini è la più grande, poi ci sono una femminuccia e due maschietti, da uno a quattro anni di età. Ieri il dirigente della Polfer Lazio, Cosimo Maruccia, e il comandante della Compagnia Centro, il maggiore Luigi De Simone, hanno precisato che la bambina che era costretta a prostituirsi è stata subito tolta ai genitori e portata in una comunità protetta a Rocca di Papa. Fratelli e sorella più piccoli invece sono stati già visti dagli assistenti sociali: il loro futuro lo deciderà il magistrato. Dalla visita ginecologica - precisano gli investigatori - non risulta che la bambina abbia subito violenza. Il sospetto è che i favori sessuali fossero altri, considerati lo stesso degli abusi. Due sono gli indizi che lo lasciano pensare. Il primo: quando la donna è stata portata in ufficio, prima che i poliziotti le rivolgessero domande, ha detto: «Io gli ho chiesto solo se offriva un panino alla bambina». L'altro è più grave ed esplicito. Alla piccola è stato chiesto di disegnare quello che faceva. E in mano sua la matita ha ricreato questo ambiente: un letto, lei sopra e accanto una casetta con la scritta bar. Polizia e carabinieri ora vogliono risalire al presunto luogo degli incontri. Quella mattina, il carabiniere fermato dalla donna andava a trovare un amico in malattia. La moglie, laureanda in Teologia, scherzando gli aveva suggerito: «Visto che sei un uomo di poca fede, approfitta del giorno di riposo e vai a San Pietro». Lui ha cambiato programma ed è passato per la stazione Termini.