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Tariffe taxi, il Tar conferma: "E' tutto da rifare"

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Tariffe taxi si ricomincia. Il Tar del Lazio ha infatti sospeso, per la seconda volta, l'introduzione degli aumenti delle corse delle auto bianche, accogliendo il ricorso del Codacons, dell'Associazione utenti dei servizi pubblici, del Movimento difesa del cittadino e dell'Unione nazionale consumatori. Non solo. Oltre a confermare lo stop, i giudici amministrativi hanno aggiunto un ulteriore dato: da una parte rilevando che ci sono elementi utili per decidere favorevolmente sulle contestazioni contro la delibera, dall'altro sostenendo che ci sono delle carenze istruttorie nelle fasi che hanno portato alla decisione del Campidoglio. La discussione nel merito è stata fissata per l'8 giugno. Un vero e proprio tsunami, a livello politico e non solo. Da una parte la giunta Alemanno dovrà ora fronteggiare l'ira dei tassisti, già pronti ad installare i nuovi tassametri (l'operazione era di fatto già avviata), dall'altra il pressing di un'opposizione (e di una parte della maggioranza stessa) da sempre contraria agli aumenti e che alla decisione del Tar (preceduta ricordiamo dalla sonora bocciatura dell'Antirust) hanno abbondantemente brindato. Tra i primi a commentare l'assessore capitolino alla Mobilità, Antonello Aurigemma: «Massimo rispetto per la decisione del Tar del Lazio che ha accolto la richiesta di sospensiva dell'adeguamento delle tariffe taxi previsto dal nuovo regolamento del servizio nella Capitale. Proseguirà ora il confronto con tutte le categorie. Di fondamentale importanza - spiega l'assessore - sarà individuare nuove soluzioni condivise che consentano di avviare rapidamente quei processi di omologazione nell'informazione del regolamento e del servizio all'utenza nel segno di una politica della trasparenza e della legalità che l'Amministrazione Alemanno vuole portare avanti». Critica anche una parte del Pdl, i consiglieri Mennuni e De Priamo auspicano ora che si risolvano le criticità della delibera. Una delibera che è sempre piaciuta a pochi. Approvata dopo oltre dieci sedute di consiglio tra emendamenti, gaffe e sorpattutto una cabina di regia che è venuta meno sia da parte del Campidoglio sia da parte dei sindacati dei tassisti, spaccati più che mai. Così, se Bittarelli (Uritaxi) grida vittoria e chiede un tavolo per riformulare le tariffe, l'Assodemoscoop con Angelo Mele, si dice «fiducioso in un giudizio finale positivo per l'entrata in vigore non solo di un giusto adeguamento tariffario ma anche di una giusta definizione dei criteri di analisi che evitano il baratto di voti e licenze». Per Nicola Di Giacobbe (Unica Cgil) «la delibera è stata fatta male e gestita peggio». Insomma, il circo è appena ricominciato. Sus. Nov.

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