Niente pedaggi. Vincono i pendolari
Alla fine l'hanno spuntata i pendolari: sul Grande raccordo anulare non si pagherà alcun pedaggio. Il Tar del Lazio ha infatti annullato il decreto ministeriale dello scorso 25 giugno che aumentava le tariffe sulle strade che si interconnettono con autostrade e raccordi autostradali in gestione diretta dell'Anas, compreso il Gra. Il decreto, dicono i giudici amministrativi, non prende in considerazione l'esistenza di persone che percorrono le strade di interconnessione senza però entrare nelle autostrade, come nel caso del Gra di Roma. Lo stesso decreto inoltre è stato adottato in violazione delle norme comunitarie. Ieri sono state pubblicate le motivazioni con le quali i giudici hanno accolto i ricorsi proposti dalla Provincia di Roma, ma anche dalle Province di Firenze, Rieti, Ferrara e Pescara, nonché dalla Regione Toscana, dal Comune di Fiano Romano (ma sono stati 41 i Comuni che si sono schierati con la Provincia di Roma) e dal Movimento dei cittadini. Secondo i giudici amministrativi «non vi sarebbe la necessaria e imprescindibile corrispondenza tra chi è tenuto al pagamento del pedaggio e quanti utilizzano le tratte di strada interessate dal provvedimento». Secondo il Tar inoltre il decreto impugnato viola le norme Ue giacché «determina forfettariamente la maggiorazione per le classi di pedaggio, a prescindere peraltro dall'effettivo uso dell'infrastruttura».