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Auto sbanda. Muore il figlio di tre anni

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L'auto sbanda, urta, si cappotta, il figlio di tre anni in braccio al padre sfonda il finestrino e la corsa in ambulanza non lo salva dalla morte. Forse i genitori non lo sanno ancora che il loro figlio non c'è più. Dopo la sciagura dell'altra notte sul Raccordo anulare, all'altezza dell'Ardeatina, l'ambulanza del 118 li ha trasportati all'ospedale Sant'Eugenio - lui con una gamba rotta, lei praticamente illesa - a seguito di un incidente spettacolare e tragico, in cui non sono state coinvolte altre vetture. Anche il bambino è stato portato nello stesso nosocomio, ma è deceduto durante il tragitto. L'altra notte, intorno alle 2, la madre di 39 anni è alla guida della Toyota Aygo, il padre di 48 è seduto accanto col figlio in braccio: pare che a bordo non vi fosse seggiolino. Sono sul Raccordo al chilometro 50,600 in carreggiata interna, tra gli svincoli Ardeatina e Laurentina. A un tratto la vettura sbanda. Con il lato anteriore sinistro colpisce il new jersey, la barriera in cemento posta a margine della carreggiata per evitare l'invasione delle altre corsie.   La Toyota rimbalza sul lato opposto, urta contro il guardrail, si cappotta due volte e poi torna sulle quattro ruote al centro del manto stradale. Probabilmente è durante la carambola che avviene il peggio: il piccolo viene sbalzato fuori da un finestrino rimanendo sull'asfalto col corpicino gravemente ferito. Inutile la corsa dell'ambulanza in ospedale. La polizia stradale ha lavorato ore per rilevare l'incidente e cercare di stabilire la dinamica dei fatti, capire le cause dello sbandamento: un guasto meccanico improvviso, un colpo di sonno della donna, un malore o altro. Solo nelle prime ore del mattino l'Anas ha ripristinato la circolazione sulla carreggiata interna del Gra.

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