Leonardo Da Vinci raddoppia
Un nuovo aeroporto di Fiumicino, grande circa il doppio di quello attuale: un "hub del mediterraneo” che riconsegni a Roma la centralità nell'aerea. E ancora, la creazione di un nuovo polo di ricerca pediatrica Bambino Gesù, il recupero del Tevere, i Poli della solidarietà, il Parco della Musica e delle Arti e molto altro. Agli Stati Generali, il sindaco Gianni Alemanno e la giunta dipingono ed espongono la Roma del futuro, prevista dal Piano per lo Sviluppo Strategico. Una città dalle molte anime: sostenibile, solidale, competitiva e capitale della cultura. Anime che si concretizzano in 225 progetti, per un costo totale di 21,9 miliardi di euro. Progetti, dice Alemanno, «che spingeranno del 3% il Pil della città e del 0,28% quello nazionale», rafforzando le eccellenze di Roma e correggendone le criticità. Ne è un esempio Fiumicino 2, il nuovo scalo aeroportuale, intervento mirato sulla carenza infrastrutturale. Un progetto, dice il sindaco, «che si deve e si può realizzare, con investimenti privati e incidendo sulle tasse aeroportuali. Anche perché la città ha bisogno di un grande hub internazionale, non di uno scalo vecchio e impresentabile». E anche di un nuovo collegamento con Roma, visto che l'attuale, come ha sottolineato nel suo intervenento il presidente di Alitalia Roberto Colaninno, è «da terzo mondo». La prima fase - con i nuovi Terminal T4 - dovrebbe essere completata prima delle Olimpiadi del 2020. Mentre per il raddoppio dell'aeroporto, su un'area di 1300 ettari, bisognerà attendere il 2044. Sul fronte della ricerca, invece, il Piano prevede fra le altre cose il già citato nuovo Polo pediatrico del Bambino Gesù. Una struttura da 35 milioni, su una superficie effettiva di 15.000 mq a San Paolo, che mira a diventare il primo centro europeo per la cura dei bambini. Altro obiettivo della Giunta è il recupero del rapporto tra il Tevere e la città, a cominciare dalla sua navigabilità. Si realizzerà con interventi per 17 milioni di euro lungo tutto il corso del fiume, dal Parco Fluviale Olimpico a Tor di Quinto. Sul piano energetico, invece, sarà la smart Grid dell'Eur, da 23 milioni di euro, a tracciare il percorso. Mentre per quanto riguarda l'intervento sociale, si prevede la costruzione di numerosi Poli della Solidarietà: centri multifunzionali che integreranno mense, spazi bimbi e supermercati "equi” con attività di sostegno a chi vive un disagio sociale. Al centro dell'attenzione anche le periferie, che saranno ridisegnate in una strategia di policentrismo. Come la Città della Musica e dei Giovani di Calatava, che sarà edificata nella nuova centralità della Romanina. Saranno tre invece i principali progetti orientati a cultura e tempo libero: il Parco della Musica e delle Arti a via Guido Reni, la riqualificazione del lungomare di Ostia (Waterfront) e il "sistema integrato dell'area archeologica centrale". Un ambizioso programma di collegamento pedonale delle ricchezze del centro di Roma, da 188 milioni di euro, che andrà da via dei Cerchi a colle Oppio. E «che dimostrerà al mondo – ha concluso Alemanno – che siamo degni del nostro centro storico».