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Caccia al dna dei violentatori

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Studentessa spagnola violentata a Trinità de' Monti

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La studentessa spagnola è stata violentata. La giovane straniera che venerdì notte ha denunciato di essere stata stuprata in via di San Sebastianello, a due passi da piazza di Spagna, ha subito un rapporto sessuale completo. È quanto emerso dai risultati degli accertamenti medici eseguiti all'ospedale San Giovanni sulla giovane di 23 anni aggredita da due uomini mentre andava a recuperare l'auto parcheggiata vicino a Trinitá dei Monti, dopo una serata di lavoro in un locale del centro. Sempre dagli esami sanitari è stata inoltre confermata l'assenza di segni di violenza sul corpo: nienti lividi o graffi. Ciò confermerebbe la versione della ragazza, che, a poche ore dalla violenza, ha raccontato alla polizia che gli uomini le hanno puntato un coltello prima di abusare di lei e che quindi, per paura di essere uccisa, ha evitato di divincolarsi dalla presa di uno dei due e di urlare per chiedere aiuto. «Ho temuto che mi uccidessero», ha infatti detto agli agenti chiamati dai sanitari dell'ospedale Vannini dopo che la ragazza ha denunciato lo stupro. Intanto continuano le indagini degli investigatori per individuare i due aggressori, uno dei quali, in base a quanto riferito dalla vittima degli abusi, avrebbe commesso lo stupro. Secondo il suo racconto, è stata avvicinata con una scusa e poi trascinata in un punto buio, dove gli obiettivi delle telecamere non riescono ad arrivare. Poi uno dei due malviventi l'ha minacciata con un coltello mentre l'altro abusava di lei tra due vetture parcheggiate. Non è escluso però che gli stupratori siano stati ripresi dalle altre telecamere presenti nelle vie limitrofe mentre si allontanavano a piedi dopo aver soddisfatto i propri desideri sessuali. Anche queste immagini, che saranno mostrate alla studentessa nei prossimi giorni, sono al vaglio della polizia, che avrebbe in mano l'identikit dei violentatori. Uno dei due, secondo i ricordi della studentessa spagnola, era di colore. Probabilmente erano entrambi italiani. Chi indaga sta anche esaminando le vetture che erano parcheggiate in via di San Sebastianello, tra le quali è stata commessa la violenza sessuale: sono state portate via con il carroattrezzi per effettuare i rilievi scientifici. Questo per accertare se gli stupratori abbiano lasciato sia tracce biologiche sia impronte digitali. Elementi che saranno inseriti nel database a disposizione delle forze dell'ordine, da cui è infatti possibile verificare se i due malviventi abbiano o meno precedenti penali. Investigatori, dunque, anche a caccia del dna degli stupratori. «Lasciatela stare, non è il tempo delle parole» dicono gli amici della ragazza chiusa nel dolore nella sua abitazione, nei pressi di piazza Lodi, che si trova in un residence per studenti fuori sede. Ieri, inoltre, il sindaco Alemanno ha deciso di accendere il Colosseo, come gesto simbolico, come ha già fatto quattro giorni fa dopo lo stupro di un'altra straniera, cittadina americana, a Villa Borghese.

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