Assalto alle microcar con rapina a minorenni
Iquattro ragazzi, dai 17 ai 18 anni, avevano deciso di fare i balordi per avere i soldi della discoteca e comprare un po' di droga da fumare. "Sfizi", reati commessi ai Parioli con grande sorpresa delle loro famiglie, residenti tra Salario e Vescovio, con genitori perbene che lavorano. Dei quattro, due sono stati presi: di 17 e 18 anni. Il primo è stato portato in un Centro di prima accoglienza del Tribunale per i minori. Il complice è stato portato nella caserma dei carabinieri della Compagnia Parioli, in attesa di essere sottoposto a giudizio direttissimo. Gli ultimi due rapinatori sono stati denunciati, a poche ore di distanza dai colpi, identificati dai militari che sono arrivati alle loro abitazioni. I fatti risalgono a qualche pomeriggio fa. Parioli la zona prescelta, dove i quattro sono convinti sia facile trovare qualche ragazzino sulle microcar e con i soldi in tasca. Intorno alle 16,30 il primo agguato. Il gruppo arriva su due motorini. Affiancano un sedicenne fermo al semaforo di via Villa Sacchetti. Uno di loro apre lo sportello e s'infila nell'auto. «Tira fuori i soldi e non ti succederà niente». Il ragazzo risponde di non avere denaro. L'altro non si ferma: gli mette le mani nel giubbotto dove trova un telefonino Black Berry. Quasi due ore dopo i quattro tentano la seconda rapina, in via Petrolini. La tecnica è la stessa. Solo che stavolta il ragazzo, un quindicenne, è appena sceso dalla microcar. I quattro si avvicinano, fanno le stesse minacce. Poi qualcuno li distoglie: vedono avvicinarsi tre persone, e allora temeno il peggio, le reazioni del ragazzo, pensano che per loro le cose potrebbero mettersi male, qualche testimone potrebbe prendere il numero di targa dei motorini. E allora rinunciano. La vittima scampata alla razzia, però, avvisa i carabinieri e la sala operativa comunica subito il loro identikit ricavato dalle descrizioni fornite dal quuidicenne. È partita la caccia. Due del gruppo vengono intercettati sul motorino in via Stoppani dai carabinieri della Compagnia Parioli. Gli altri vengono rintracciati in serata e denunciati a piede libero. Dalle perquisizioni saltano fuori tre telefoni cellulari (un iPhone lo hanno venduto a un ricettatore per 150 euro), alcune dosi di marijuana e oggetti in oro: gli investigatori pensano che sia il bottino di altre rapine.