Turista stuprata a Villa Borghese
Violentata a Villa Borghese in una cabina Acea interrata. Lei una turista statunitense di 29 anni, lui un senza fissa dimora romeno di 27, incensurato, sposato e padre di due figli in Romania, fermato dagli investigatori del Commissariato Viminale di Carmine Belfiore per presunta violenza sessuale. L'incontro tra i due è avvenuto martedì a piazza della Repubblica. La ragazza era arrivata a Roma la domenica precedente. È un'insegnante elementare di origine filippina residente in California, che sta frequentando uno stage in Spagna per imparare la lingua. Durante il periodo formativo le dicono che c'è una pausa di una settimana. Lei ne approfitta per visitare a Roma. Giunta alla stazione Termini, prende una stanza d'albergo in zona dove conta di stare due giorni. La città le piace, vorrebbe restare e martedì chiede all'albergo di prolungare il soggiorno, ma alla reception le dicono che ormai la sua stanza è stata prenotata da un altro cliente e nell'hotel non ci sono stanze libere. La ragazza prende il suo bagaglio e se ne va in cerca di un altra struttura. Strada facendo si ferma a una bancarella di piazza delle Repubblica per acquistare un zaino. È qui che avviene l'incontro con Julian Ian Petrica. Lui la vede da sola, l'avvicina e parlando inglese comincia ad approcciare. L'americana racconta un po' il suo breve sodi essere in cerca di un posto dove dormire. Un occasione d'oro per il romeno. Prima con modi gentili, mettendole sulle spalle il suo giubbetto per ripararla dal freddo. Poi dicendole che se vuole può ospitarla. Lei si fida. Nel pomeriggio salgono un autobus diretti a Villa Borghese, nel covo del romeno. Arrivati a piazzale Flaminio, superano l'ingresso del parco e quando giungono davanti alla cabina Acea è troppo tardi. Il romeno solleva la botola aperta forzando il lucchetto e spinge la turista nel vano di cemento: dentro ci sono il materasso dove il romeno dorme, i suoi effetti personali, alcuni vestiti e diverse confezioni di preservativi. Petrica l'avrebbe spogliata tappandole la bocca con una mano e costrigendola a subire violenza. Dopo mezz'ora circa, intorno alle 18, approfittando di un momento di distrazione del romeno, la ragazza è fuggita chiedendo aiuto a una guardia giurata della stazione della Metro A di piazzale Flaminio, tornando poi nell'albergo a Termini dove aveva alloggiato. Subito avvisati, gli agenti della squadra investigativa del Commissariato Viminale si sono messi al lavoro. Con l'ispettore Massimiliano Panzino, la ragazza è tornata a Villa Borghese dov'è stato trovato il romeno, subito riconosciuto. Oggi la giovane insegnante ripartità per la California.