Più manutenzione per i monumenti
«Gli angeli dell'arte» bocciano il Comune di Roma. Piazza Trevi è sovraffollata. Piazza della Rotonda pullula di attività commerciali concentrate in poco spazio con troppi mezzi che caricano e scaricano merci. Piazza della Repubblica è supertrafficata con fermate irregolari. Infine Palazzo Braschi, a rischio in caso di esondazione del Tevere. Ecco le conclusioni dello studio, il primo realizzato in Italia, su 21 siti della Capitale ed effettuato da quaranta volontari del servizio civile nazionale, conosciuti come gli «angeli dell'arte». L'analisi è stata presentata ieri in Campidoglio dall'assessore alla Cultura Dino Gasperini, dal sovrintendente ai Beni culturali Umberto Broccoli e dalla presidente dell'associazione «Abitanti Centro Storico» Viviana di Capua. Gli «angeli» hanno lavorato un anno per disegnare una mappa dettagliata dei beni storico-artistici di Roma ritenuti a rischio. Un database aggiornato con i monitoraggi e quattro siti campione: Fontana di Trevi, Pantheon, piazza della Repubblica e Passeggiata del Gianicolo. Nel dettaglio la spina nel fianco di piazza Trevi e piazza della Rotonda è l'affollamento: la prima per la presenza intensa di turisti, a volte fermi per ore sulla scalinata; la seconda senza panchine e con troppe attività commerciali concentrate in poco spazio. Il traffico e le fermate irregolari delle autolinee Gran Turismo mettono invece a rischio piazza della Repubblica. Il Gianicolo, secondo i volontari, ha bisogno di una manutenzione più costante. La principale novità del progetto è stata la valutazione del rischio antropico, cioè legato alle attività umane. «Tutti gli interventi che metteremo in campo da oggi - ha spiegato l'assessore Gasperini - partiranno da questo studio. La prossima settimana - ha annunciato - sarà convocata una riunione operativa su Fontana di Trevi che terrà conto delle analisi elaborate dai volontari. Ora tocca a noi mettere in rete questo lavoro straordinario, agire concretamente». Uno studio a parte lo ha meritato invece il Museo di Palazzo Braschi. L'analisi dei volontari ha permesso di realizzare un piano di emergenza per i musei di Roma in caso di calamità naturale. Le procedure d'intervento tracciate per il sito «campione» a rischio in caso di esondazione del Tevere saranno inserite nel piano di emergenza della Protezione civile. «La scelta è caduta su questo museo per la posizione centrale e la qualità delle opere custodite» ha raccontato Chiara Baldussi che ha curato il progetto con Sara Caterina, Francesca Fusaro e Loriana Dal Pra. Oltre alla mappa «gli angeli di Roma» hanno effettuato anche una verifica sullo stato del decoro urbano ed hanno elaborato otto itinerari alternativi, fuori dalle mete turistiche tradizionali. Una passeggiata nei rioni Monti e Testaccio oppure percorsi a tema per visitare le chiese del Celio e vedere le fontane di Trastevere. «Abbiamo costruito una squadra di lavoro per la tutela del patrimonio a costo zero per l'Amministrazione - ha spiegato il sovrintendente ai Beni culturali Broccoli - Il nostro progetto ha un valore pionieristico nella gestione dei beni culturali ed entrerà a far parte del piano di gestione del sito Unesco di Roma».