Lo stile nuovo dell'Eur capitale del design
Le parole «Colosseo Quadrato» dicono più di qualcosa. Significa che si sta parlando del Palazzo della Civiltà Italiana all'Eur. Un edificio che si è rifatto il look dopo un lungo periodo di restauro. Sono stati rinforzati i solai È stata consolidata la struttura. D'ora in avanti i suoi spazi saranno funzionali e aperti alla città. Anche se bisognerà aspettare un anno: una parte della struttura sarà destinata all'Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi mentre ben 4 piani, verranno impiegati per propagandare il Made in Italy. Proprio così, una mostra permanente sulla manifattura e il design italiano, che saranno così sotto gli occhi di tutti. Non solo uffici quindi, in una zona di Roma considerata elitaria (per prezzi di affitti e abitazioni) e stracolma di aziende e uffici. Accantonata l'idea di far partire bolidi come la Ferrari o la Renault dando il via sulla Cristoforo Colombo a un Gran Premio di Formula 1, si è deciso invece di riqualificare ciò che già esiste e che deve essere (soltanto) reso fruibile ai cittadini. In un quartiere, quello dell'Eur, che rischia di assomigliare a una città dentro la città. Diamo i numeri, insieme alle parole di Pierluigi Borghini, presidente di Eur Spa: «Abbiamo investito 16 milioni di euro nostri - ha commentato - 14 milioni di euro in collaborazione con ministero per i Beni Culturali per renderlo operativo. Per la destinazione finale - ha continuato - serviranno ulteriori 3,5 milioni di euro e circa 15 milioni di euro di fondazione Valore Italia e MiBac. Un'opera - ha chiosato - di interesse storico e culturale non solo per la nostra città ma per il nostro Paese. Esso è uno dei simboli dell'Eur. Come è noto la sua costruzione iniziò il 1938 e due anni dopo, seppur non fossero terminati i lavori, fu inaugurato. Da allora è considerato un'icona architettonica del Novecento romano e un modello esemplare della monumentalità del quartiere». A tagliare il nastro e a presentare l'opera - oltre all'ingegner Herzallà - anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, l'ex assessore alla Cultura Croppi e il sottosegretario Giro. Il sindaco promette «un grande cambiamento: c'è in atto una trasformazione che renderà questo il quartiere fieristico, congressuale, espositivo di Roma, la vetrina più bella e proiettata alla modernità, senza trascurare la vivibilità del quartiere». C'è chi aspetta, comunque, di veder finita la grandiosa «Nuvola di Fuksas», dirimpettaia del Colosseo Quadrato. Il cantiere, dicono gli adetti ai lavori, chiuderà i battenti nel 2013.