Santo l'apostolo dei poveri
Nella Capitale Don Guanella fondò case per accudire disabili mentali, orfani e anziani
BenedettoXVI ha approvato ieri i decreti per la canonizzazione di don Luigi Guanella, l'apostolo dei poveri fondatore della Congregazione dei Servi della Carità e delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, e di mons. Guido Maria Conforti, fondatore dei missionari saveriani. La data della canonizzazione sarà annunciata dallo stesso Papa il prossimo 21 febbraio, al termine di un concistoro ordinario, ovvero una riunione tra il Papa e i cardinali presenti a Roma, Don Guanella e monsignor Conforti sono due figure particolarmente importanti, e raccontano di una Chiesa che riprendeva lo slancio missionario e sociale. Don Guanella (nato nel 1842 a Fraciscio, in provincia di Sondrio) ebbe una vita contrastata e con pochi riconoscimenti. Fu considerato per anni «soggetto pericoloso» dall'autorità civile. Era grande amico di don Bosco, e voleva entrare nei salesiani. Ma fu richiamato in diocesi dal vescovo di Como. Per anni, a causa di diffidenze, incomprensioni e persecuzioni, ogni sua opera fu bloccata sul nascere. Improvvisamente, la svolta: fu inviato parroco a Pianello, dove trovò un drappello di cinque religiose disposte a qualsiasi servizio assistenziale in Italia e all'estero fino alle lontane Americhe. Da quel nucleo diede vita a un suo istituto di suore e a un istituto sacerdotale, organizzati oggi in due famiglie religiose. Il suo apostolato per i poveri lo fece diventare amico di Papa San Pio X, che gli aprì cuore e portafogli. Fu grazie all'aiuto del Papa che a Roma sorse la basilica di San Giuseppe al Trionfale. Durante una vita durata cinque Papi (da Gregorio XVI a Benedetto XV), molte furono le opere che don Guanella creò a Roma: la casa San Pio X sul Gianicolo, dove le suore guanelliane curano anziani e disabili; la grande casa San Giuseppe di Via Aurelia Antica; l'altra parrocchia di San Giuseppe Cottolengo. Tutti luoghi significativamente visitati da Giovanni Paolo II. A Roma i Guanelliani gestiscono anche la clinica Columbus, nonché il seminario teologico mons. Bacciardini. Morì il 24 ottobre 1915. Fu dichiarato Beato da Paolo VI il 25 ottobre 1964. Mons. Conforti (nato a Casalora di Ravadese nel 1865) già dal seminario pensava di seguire l'esempio di San Francesco Saverio, gesuita che portò il messaggio di Cristo in tutta l'Asia fino a Sancian, alle porte della Cina. La richiesta di Conforti andare in missionenon fu accolta solo per ragioni di salute. Ma lui non desistette: nel 1895, il 3 dicembre (festa di San Francesco Saverio) fondò l'Istituto emiliano per le missioni estere, che sarà ufficialmente riconosciuto Congregazione di S. Francesco Saverio per le missioni estere, esattamente tre anni dopo. Divenne vescovo di Ravenna nel 1902, a soli 37 anni, e nel 1907 fu trasferito a Parma, dove resterà per quasi 25 anni. Fa il vescovo, e allo stesso tempo guida il suo istituto: invia vari saveriani in Cina, e ha la gioia di consacrare nel 1912 uno dei suoi missionari, padre Luigi Calza, vescovo Cheng-Chow. Va in Cina nel 1928, ma si ammala in seguito al viaggio e muore, dopo una lunga malattia, nel 1931. Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato il 17 marzo 1995.