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«Ognuno di noi deve andare a letto con la coscienza pulita.

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Tiziana Canali, laureata disoccupata di 42 anni è raggiante mentre stringe la mano al Questore di Roma Francesco Tagliente, nel suo studio presso la Questura in via San Vitale. È lei che sabato mattina ha ritrovato 500 euro in contanti davanti a un portone in zona Prati, non molto distante dal palazzo dove abita. Quei soldi avrebbe potuto metterseli in tasca. Invece è andata dritta al commissariato Monte Mario. E li ha consegnati alla polizia. «Spero che venga rintracciata la persona che li ha perduti» ha detto agli uomini di Massimiliano Di Giorgio. Il questore di Roma, Francesco Tagliente, ha voluto ringraziare personalmente questa ragazza minuta, dalla faccia pulita, incorniciata da capelli lisci biondi. Quei soldi non erano di nessuno. Non c'era un documento, niente di niente che avrebbe potuto consentire di risalire al proprietario. Potevano essere appetibili per Tiziana, che aveva lavorato sei mesi in un villaggio turistico, come hostess. Ma da ottobre: stop. «Ha mostrato una sensibilità straordinaria - ha detto il questore ricevendo la donna - spero sia un esempio per tutti». Ma Tiziana non è un caso isolato, anzi. «Roma non è una città indifferente» ha sottolineato il questore indicando il monitor nel suo studio collegato alla centrale che segnale 53 chiamate di cittadini in appena un minuto. «La gente ha sensibilità che merita di essere evidenziata». Come è andata lo racconta Tiziana. «Sabato mattina sono scesa di casa - spiega la donna, figlia di un ufficiale della Marina - Mentre camminavo ho trovato i soldi sul marciapiede davanti a un portone e li ho raccolti». Una signora l'ha vista. Le ha detto: «Ma non li conti?». «Io l'ho invitata a non dire niente a nessuno, per evitare che qualcuno li reclamasse senza esserne il proprietario e mi sono recata in commissariato». Nessun particolare sulla mazzetta. «Se diamo informazioni - spiega il questore Tagliente - rischiamo di moltiplicare i possibili pretendenti mentre il nostro obiettivo è restituirli al legittimo proprietario». Un'idea su chi abbia perso quei soldi Tiziana se l'è fatta. «Per come erano sistemati - racconta - credo che siano di un anziano, che magari doveva effettuare un pagamento alla posta o aveva prelevato una piccola pensione. Forse potrebbero essergli caduti dalla borsa o da una tasca mentre cercava qualcosa, magari le chiavi del portone». Cosa ha pensato quando li ha trovati? «A tutte le volte che avevo perso qualcosa io e alla speranza andata smpre delusa di rientrarne in possesso. Stavolta spero che ci sia il lieto fine».

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