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L'Atac volta pagina Sul bus torna il bigliettaio

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Atac. Si volta pagina. Dopo anni di vacatio è stato approvato ieri dal consiglio di amministrazione il Piano industriale 2011 -2015 dell'azienda capitolina: 170 milioni di euro per tagliare con il passato, risanare i conti in rosso (la perdita d'esercizio è di oltre 120 milioni di euro e i debiti ammontano a altri 500 milioni) e dare finalmente ai cittadini un servizio più efficiente. Presto per parlare di «rivoluzione» ma le condizioni poste dall'amministratore delegato, Maurizio Basile puntano proprio a questo. Con una premessa fondamentale: tutti dovranno fare la propria parte. Management, dipendenti, enti locali e cittadini. Sì perché anche i cittadini che tanto si lamentano dei mezzi pubblici dovranno iniziare a pagare il biglietto, cosa che ancora stentano a fare. Il «buco» per evasione o elusione del biglietto ammonta a circa 45 milioni. Così come le agevolazioni tariffarie sono troppe: 250 mila le tessere gratutite, 150 mila gli abbonamenti regolari. Un dislivello che va colmato. Per questo non solo si aprirà un tavolo con il Comune ma tornerà sulle linee più frequentate il «bigliettaio», mentre per le linee periferiche sarà l'autista a vendere i biglietti a bordo del bus. Anche le multe verranno effettuate in tempo reale attraverso palmari, come avviene sui treni. Ma se i cittadini dovranno rispettare le regole, anche l'azienda farà la sua parte. Nel particolare: Gestione: Si prevede una ripartizione dei ruoli gestore/Agenzia su pianificazione, comunicazione e infrastrutture con la prospettiva della nascita di un'unica Authority regionale, come già proposto dalla presidente Polverini; fusione con Atac Patrimonio per valorizzare gli immobili attraverso vendita, locazioni, fondi immobiliari, recuperando così liquidità preziosa; rivedere (e contrarre) i cinque contratti di servizio oggi in vigore; internalizzare attività strategiche, (come la manutenzione mezzi e la turnazione notturna). Personale: Ad oggi ci sono oltre mille persone impiegate in aree di staff e corporate, con un surplus del 25-30%. Si taglierà partendo dai manager. Sarà poi oggetto di trattativa sindacale già dalle prossime settimane il tema della produttività del personale viaggiante, inferiore del 20/25%. In tal senso si procederà alla rimodulazione della rete di servizio per ridurre il fenomeno delle «corse a vuoto», vale a dire del tragitto dal deposito al capolinea di servizio. Già rivedere questo significa "guadagnare" almeno una corsa in più. Recupero crediti: Atac vanta 400 milioni di crediti nei confronti degli enti locali che non pagano (Regione in primis). Nota dolente poi le agevolazioni tariffarie per studenti, disabili, over 70, forze dell'ordine e via dicendo, costano 30 milioni di euro, ma all'Atac ne sono entrati solo 7.

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