Pistola contro una donna incinta
CosimoBove ANZIO Il clima di terrore nel quale stanno vivendo i farmacisti di Anzio e Nettuno sembrava terminato. Un'illusione durata poco. Come nelle migliori tradizioni, ieri ai titolari delle farmacie del territorio sono arrivate una buona e una cattiva notizia: la buona è che giovedì sera i carabinieri della Compagnia Anzio hanno arrestato due persone, ritenute responsabili delle rapine alla farmacia Galassi e di quella al centro Anteo. Si tratta di un pregiudicato quarantacinquenne e di un trentunenne incensurato, entrambi riconosciuti sulla scena del crimine. A far scattare le indagini nei loro confronti il naso pronunciato del quarantacinquenne che, pistola alla mano, aveva minacciato le cassiere delle farmacie, diventando un incubo costante per gli addetti ai lavori. Denunciato per favoreggiamento invece un cinquantaquattrenne del quartiere Europa, alla periferia di Anzio, dove i due si nascondevano dopo aver messo a segno i colpi. Nelle rispettive abitazioni, i militari hanno ritrovato il passamontagna utilizzato per le rapine, una pistola scacciacani, un taglierino, e parte del provento dei colpi, che avevano fruttato loro tredicimila euro. La cattiva notizia, però, è che i due arrestati non sono gli unici banditi che negli ultimi giorni hanno seminato il panico tra Anzio e Nettuno. Lo dimostra l'ennesima rapina messa a segno ieri mattina alla farmacia di Lido dei Pini, in via Ardeatina 650. Ore 8,45: due uomini, col volto coperto da un collant e da una sciarpa, fanno irruzione nel locale pochi minuti dopo l'apertura. Dopo aver minacciato i tre dipendenti e un paio di clienti, colpiscono l'unico uomo con il calcio della pistola costringendo le altre a consegnare il fondo cassa, quattrocento euro. «In tutto la rapina sarà durata poco meno di 10 minuti - raccontano le dipendenti della farmacia - ma a noi sono sembrati un'eternità. Appena entrati ci hanno spostato dietro al bancone, per non farsi vedere dall'esterno, e dopo aver preso il fondo cassa, orologi e catenine che avevamo indosso, si sono rivolti ai clienti. C'era anche una donna incinta, verso la quale hanno puntato la pistola come se niente fosse. Qualcuno ci ha detto che fuori ad attenderli c'era un complice in macchina». I tre malviventi sarebbero fuggiti a bordo di una Lancia Y in direzione Tor San Lorenzo, facendo perdere le tracce. L'uomo con la pistola e il collant in testa, avrebbe un dito mozzato. I carabinieri di Anzio sono fiduciosi: «Prenderemo anche loro».